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venerdì 27 marzo 2009

Una legge per la rete



«Una legge per la rete», proposta per salvare internet
di Francesco Costa

 E' stato depositato in Senato un nuovo ennesimo disegno di legge su internet. Niente panico, però: stavolta sembra essere una buona legge. La proposta è stata presentata da due senatori del Pd, Luigi Vimercati e Vincenzo Vita, ed è stata scritta grazie alla consulenza di NNsquad, un gruppo formato da esperti di nuove tecnologie con l'obiettivo di difendere la neutralità della rete e «contribuire a mantenere Internet libera da irragionevoli restrizioni». Il risultato è un testo che entrando in vigore colmerebbe il gap che separa oggi la legislazione italiana da quella dei suoi partner europei e metterebbe il paese su un piano di assoluta avanguardia sul fronte della difesa della neutralità della rete, della lotta al digital divide e della diffusione del software libero.

Il contenuto della proposta
Suddivisa in tre parti, la legge (che è scaricabile sul sito Una legge per la rete) imporrebbe alle società da cui i cittadini acquistano il collegamento a internet - i provider - condizioni trasparenti nell'accesso e nell'erogazione dei servizi, «garantendo l'accesso alla rete con qualsiasi dispositivo e a condizioni di neutralità rispetto ai contenuti, ai servizi, alle applicazioni e agli apparati terminali»: così facendo si impedirebbe, ad esempio, il filtraggio, la riduzione e l'interruzione delle prestazioni dei collegamenti internet per gli utenti che utilizzano programmi di file sharing. La legge impegnerebbe inoltre il governo a darsi un programma per lo sviluppo e la diffusione sul territorio di internet a banda larga, così da superare le carenze infrastrutturali che impediscono le piena parità di accesso alla rete da parte dei cittadini; la pubblica amministrazione sarebbe invece incentivata a dotarsi di software open source (cioè programmi disponibili gratuitamente e basati su protocolli e formati aperti) e utilizzare la rete per comunicare efficacemente coi cittadini. La parte finale della legge istituirebbe un «Piano per l'innovazione digitale» che punti a coordinare e definire le azioni, gli strumenti, le risorse e le misure da disporre per l'ammodernamento tecnologico del paese e la difesa del principio di neutralità della rete.

La neutralità della rete
Di cosa parliamo quando usiamo l'espressione «neutralità della rete»? Tim Berners-Lee, co-inventore del World Wide Web, risponderebbe che «vent'anni fa, gli inventori di Internet progettarono un'architettura semplice e generale. Qualunque computer poteva mandare pacchetti di dati a qualunque altro computer. La rete non guardava all'interno dei pacchetti. È stata la purezza di quel progetto, e la rigorosa indipendenza dai legislatori, che ha permesso ad Internet di crescere e essere utile». Neutralità della rete vuol dire quindi separare il piano dell'infrastruttura - la rete internet, appunto - da quello dei suoi servizi e dei suoi contenuti: una rete neutrale è una rete in cui i provider forniscono lo stesso accesso ai contenuti, che permette a tutti gli utenti di collegarsi liberamente tra loro e a tutti i servizi. «Se mancasse la neutralità – si legge su Wikipedia - i provider potrebbero fornire il servizio di connessione ad internet favorendo alcuni contenuti del web rispetto ad altri». Sarebbe la fine di internet così come lo conosciamo; forse sarebbe la fine di internet e basta.

Cosa succede
Non si può dire che le altre proposte di legge oggi depositate in Parlamento siano ispirate alla difesa della neutralità della rete: la norma D'Alia, inserita nel pacchetto di sicurezza già approvato al Senato, imporrebbe infatti ai provider l'oscuramento globale di interi servizi, qualora si riscontrassero messaggi inopportuni o apologie di reato. Non bastasse quello che accade in Italia, poi, ci si mette pure l'Europa. Il 31 marzo il Parlamento Europeo dovrà esprimersi a proposito delle proposte di modifica a un pacchetto di norme sulle telecomunicazioni definito Pacchetto Telecom. Se approvati, questi emendamenti potrebbero autorizzare i provider ad applicare una serie di "sistemi di gestione del traffico". Il risultato sarebbe una rete in cui l'utilizzo di alcuni siti internet o software sia privilegiato rispetto all'utilizzo di altri. Migliaia di persone si stanno mobilitando tentando di convincere gli europarlamentari a non votare queste norme, che avrebbero una inevitabile ricaduta sulle legislazioni dei paesi comunitari. Se una proposta di legge come quella dei senatori Vita e Vimercati fosse stata presentata e approvata lungo la passata legislatura, forse l'Italia potrebbe dirsi al riparo dall'entrata in vigore di misure così illiberali e restrittive.

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giovedì 26 marzo 2009

Estendere le immagini aperte da Windows


Non so tu, ma quando lavoro con il mio Windows XP trovo particolarmente scomodo il fatto di non poter utilizzare il velocissimo Visualizzatore immagini e fax per Windows per sfogliare file grafici diversi da quelli maggiormente diffusi (JPEG, BMP, PNG, GIF ICO, WMF, EMF e TIFF) e vedere le anteprime di alcune tipologie di documenti con i quali mi capita spesso di avere a che fare.

Ecco perché ho presto deciso di “armarmi” con mouse, tastiera e mettermi alla ricerca di una soluzione a questo piccolo-grande problema. Ebbene, ci sono riuscito.

Ho trovato il programma gratuito ImageXtender (solo per Windows XP), che permette di estendere il numero dei file aperti dal Visualizzatore immagini e fax per Windows, ed ora non posso farne più a meno. Ecco come funziona.


La prima cosa che devi fare è collegarti sul sito Internet di ImageXtender e cliccare sul pulsante blu Download Now che si trova nella parte alta della pagina per scaricare il programma sul tuo PC.



A scaricamento completato, apri, facendo doppio click su di esso, il file di installazione appena scaricato (imagextender.exe). Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Next, accetta le condizioni di utilizzo del programma mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement e fai nuovamente click su Next per per terminare la procedura d’installazione ed avviare il programma.

Se il tuo antivirus rileva il programma come un potenziale virus, tranquillo. Si tratta di un cosiddetto “falso positivo” scaturito dal fatto che ImageXtender va a modificare alcuni componenti interni di XP. Disabilita momentaneamente l’antivirus e prosegui normalmente con l’installazione, per poi riabilitarlo.



Nella finestra che si apre, assicurati che ci sia il segno di spunta accanto a tutte le voci relative alle tipologie di file che intendi visualizzare con il Visualizzatore immagini e fax per Windows e clicca sul pulsante OK.



A questo punto, potrai aprire con il Visualizzatore immagini e fax per Windows e vedere in anteprima nella barra laterale dell’esplora risorse di Windows oltre 200 tipologie di file grafici (come ACR, CAL, DPX e GEM). Contento?

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lunedì 23 marzo 2009

TECNOLOGIE E BAMBINI

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Computer e bambini: viaggio in una classe delle elementari dove tutti hanno un pc. E si scopre davvero quale siano i rapporti tra Internet, televisione e tecnologie dei ragazzini italiani anche inespressi..

Viaggio all'interno di una scuola elementare del nord Italia per capire come funziona l'iniziativa "Un pc per ogni studente"

di Eleonora Pantò

Chi sono i cosiddetti nativi digitali o millennial? Paola Limone, una delle tante maestre curiose, tecno-autodidatta, esperta di accessibilità e ideatrice di servizi come Bambini siete pronti a navigare?, Il porto dei maestri e genitori e collaboratrice di Ricerche Maestre, Dario Zucchini (Superzuc), motore di tante esperienze innovative nella scuola, e Marco Guastavigna sono le teste pensanti di questo progetto, l’iniziativa Un pc per ogni studente, reso possibile da Mariano Turigliatto, consigliere regionale di professione ma insegnante di nascita, che con il suo staff ha sostenuto l’idea dell’one-to-one pc e ha trovato in Olidata, uno sponsor intelligente.

Chiedo alla maestra Paola se i bambini sono particolarmente insistenti nella richiesta di usare il pc o se ha notato qualche cambiamento nel rendimento della classe. Mi risponde che, a un mese dall’inizio di questa sperimentazione, non ha colto segnali specifici. Mentre i bambini completano i loro esercizi, Paola mi fa vedere quali sono le applicazioni messe a disposizione dall’interfaccia Magic Desktop, i “giochi” che servono per imparare a contare, e ai bambini non fa alcun effetto che siano in francese o in inglese, capiscono quello che devono fare.

Normalmente salvano i loro testi in cartelle specifiche che periodicamente la maestra svuota trasferendo tutto sulla sua penna Usb, anche se hanno già avuto qualche piccola complicazione data dal pacchetto di scrittura che non salva correttamente i nomi dei file. Scrivono anche il loro diario, e su quello Paola non interviene con le correzioni. Mi viene in mente Freedom Writers, l’esperimento di una professoressa americana che, chiedendo ai suoi allievi di tenere un diario, a lei accessibile solo con la loro esplicita ancorché non dichiarata autorizzazione, riesce a entrare in relazione con il loro mondo.

Penso anche a Seymour Papert, incontrato nel 1994 a Venezia, che scriveva in Bambini e computer che solo quando i pc fossero entrati in classe, avrebbero potuto cambiare qualcosa e non essere considerati un qualcosa di “alieno”. Penso al solito esempio del viaggiatore del tempo, che arrivando dal diciannovesimo secolo confronti come sono cambiate una sala operatoria, un ufficio e un’aula scolastica. Ma queste cose le ho già scritte: nel frattempo abbiamo lavorato, discusso e sperimentato, e forse grazie anche alla legge di Moore e a qualche visionario che oggi siamo arrivati qui.

Di fatto i 21 scolari, in maggior parte femmine, sono costantemente immersi nel mondo digitale: tre quarti di loro hanno un cellulare (ma non lo portano a scuola), mentre quasi tutti hanno o il computer a casa e/o console di gioco, molti hanno (ancora?) il videoregistratore, ma non è vero che sono loro a programmarlo (tanto per sfatare un mito, anche se sono solo due le mamme che se ne occupano in tutta la classe).

I bambini mi fanno notare un po’ timidamente che sono un po’ “antica”, perché adesso ci sono i lettori e i registratori di Dvd, anche portatili, che usano per vedere i film quando sono in automobile. Ritengono questo pc, più usabile dell’XO o Olpc, che hanno avuto l’opportunità di provare e che considerano «più bello».

L’entusiasmo è evidente, del resto sono molto consapevoli di essere privilegiati e l’hanno scritto anche sul blog messo a disposizione dal quotidiano La Stampa. Leggono libri e fumetti, ma preferiscono i videogiochi. Dichiarano di non guardare molto la Tv, ma poi si scopre che sanno a memoria tutte le pubblicità dei giocattoli, e molti di loro vanno a dormire anche dopo le 22. Tantissimi la guardano anche prima di andare a scuola.

La connessione a Internet è importante solo per il 50% di loro: mi spiegano che i giochi si possono scaricare in locale. Ma – chiedo – non usate mai Internet per soddisfare le vostre curiosità? Pare di no, al massimo cercano immagini e musica. Nessun bisogno per ora di approfondire e verificare. Anche perché la Tv è considerata totalmente affidabile, mentre i giornali un po’ meno: hanno già provato la frustrante esperienza di vedere le proprie parole un po’ «cambiate» dai giornalisti.

E di Internet non si fidano neanche un po’. Eppure con Internet potreste intervistare direttamente uno scienziato, abbozzo, potreste chiedere a lui di soddisfare dubbi e curiosità! Quali domande gli fareste? Rispondono: perché il sole scalda? Perché la luna si accende solo di notte? Perché Marte è rosso? C’è l’acqua sugli altri pianeti? C’è la vita? Perché gli alieni sono diversi da noi? E come hanno fatto Adamo ed Eva a popolare la terra, se erano solo in due?

Eppure non credo che usino il pc solo per giocare. Infatti, oltre a quello particolarmente intraprendente che naviga su eBay, tutti usano il Messenger (pochi Skype). Lo usano per parlare con i compagni di scuola, gli stessi che frequentano al mattino, o al massimo l’amico delle vacanze o il cuginetto lontano. Usano la webcam per vedersi e rifiutano le richieste di contatto indesiderate.

Sostengono di non avere mai avuto molestie, ma pare che non parlino volentieri di questo. Paola interviene dicendo che già l’anno scorso hanno affrontato questo problema e sanno di non dover dare le proprie generalità agli sconosciuti. Però tutti non vogliono che si leggano le loro chat «perché parlano di cose intime» e un numero troppo elevato di loro ha il pc nella propria stanza.

È ora di andare, c’è tempo per una sola domanda: come vi immaginate il computer che avranno i vostri figli alla vostra età? Sicuramente qualcosa di piccolo (orologio, pallina) con un grande schermo che compare e scompare all’esigenza, per cui non serve una tastiera, ma che si può comandare a voce, e soprattutto un Google Earth 3D, un ologramma che si possa navigare con il tocco di un dito e permetta livelli infiniti di zoom (Ma vorreste che qualcuno vi vedesse in casa? «Eh, no certo!»), ma soprattutto in grado di teletrasportarti dove vorresti essere.

Questo progetto, nato un po’ per caso, senza costi vivi per la scuola, né finanziamenti, né bollini, in cui tutti lavorano come volontari, non ha una tesi da dimostrare. Non è stata nemmeno definita una metrica a priori per misurare quale sia l’efficacia sui processi di apprendimento, quindi sul piano scientifico potrebbe non essere un caso da manuale.

È un’esperienza reale, che permette ai bambini di vivere in classe in continuità con quanto vivono fuori dalla scuola. I bambini non sono stati scelti perché rappresentativi di un campione e infine può darsi che i risultati dimostrino che il pc in classe sia perfettamente inutile; che non abbia alcun potenziale rivoluzionario; che le scelte tecnologiche siano completamente sbagliate; e che sia meglio una lavagna interattiva multimediale in cui a giocare è soprattutto l’insegnante. Nessuno oggi ha queste risposte, e dopo dieci anni se ne sta ancora discutendo.

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sabato 21 marzo 2009

Come creare collage di foto in pochi click



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Cosa sono quei poster mezzi strappati e quelle composizioni di foto ingiallite che hai attaccato sul muro della tua stanza? Orrendi. Qui bisogna dare una bella rinfrescata all’ambiente! Per farlo hai bisogno di creare dei nuovi collage di foto che facciano rimanere a bocca aperta parenti ed amici.

Come? Semplice, utilizzando il programma gratuito Shape Collage, che permette di mixare delle foto e creare, in una manciata di click, dei collage a dir poco spettacolari. Potrai decidere liberamente quale forma dargli, quale sfondo utilizzare, che bordo far avere alle immagini e tanto altro. Ecco come.

La prima cosa che devi fare è collegarti sul sito Internet di Shape Collage e fare click sulla voce Download situata sotto il nome del sistema operativo che utilizzi (ad esempio Windows) per scaricare il programma sul tuo PC.



A scaricamento completato apri, facendo doppio click su di esso, il file di installazione appena scaricato (ShapeCollage-2.1-Setup.exe) e, nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Next. Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma cliccando su I Agree e fai click prima su Next, poi su Install e Finish per terminare la procedura d’installazione ed avviare il programma.



A questo punto, non devi far altro che recarti nella cartella dove conservi le immagini che vuoi usare per creare il tuo collage, selezionarle con il mouse e poi trascinarle, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse su di esse, nella parte sinistra della finestra principale di Shape Collage, sotto la voce Photos.

Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce relativa alla forma che vuoi far assumere al tuo collage: Rectangle per quella rettangolare, Heart per quella a cuore, Circle per quella circolare, Text per fargli assumere la forma del testo digitato nel campo situato di fianco o Custom per creare un collage che abbia la forma di un’immagine da te selezionata.

Clicca quindi sulla voce Manual ed inserisci i valori che preferisci nel campo Size per determinare le dimensioni del collage (se vuoi, altrimenti lascia selezionato il pulsante Auto), specifica quante foto vuoi utilizzare tra quelle importate nel programma (scegliendo All se le vuoi usare tutte o specificandone il numero nel campo situato accanto alla voce Photos) e regola lo spazio che dovrà esserci tra loro sfruttando la barra di scorrimento che si trova sotto la voce Photo Spacing.



Adesso, spostati nella linguetta Appearance e scegli quale colore (cliccando sul rettangolo bianco) o immagine (cliccando su Photo) di sfondo vuoi per il tuo collage. Utilizza quindi il campo Border per scegliere colore e dimensioni dello bordo da applicare a ciascuna foto del tuo poster.

Clicca sul pulsante Preview per vedere un’anteprima del tuo collage e, quando sei soddisfatto del risultato, fai click prima su Create e poi su Save per salvare l’immagine nel formato che preferisci.

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sabato 14 marzo 2009

Come creare delle playlist di video online



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Prova Embedr. Si tratta di un servizio online gratuito che permette di creare delle playlist on-line con i video caricati nei principali siti Internet di video sharing. Ecco come.



La prima cosa che devi fare è collegarti al sito Internet di Embedr e cliccare sul pulsante Build a playlist che trovi nella parte alta dello schermo.



Nella pagina che si apre, inserisci nella barra che si trova sulla parte destra dello schermo, in maniera, gli indirizzi dei video che vuoi aggiungere alla tua playlist personalizzata. In pratica, non devi far altro che copiare ed incollare il codice contenuto nello spazio Permalink situato sotto ciascun video di Virgilio Video (sostituendo dailymotion.virgilio.it con dailymotion.com) o di qualsiasi altro sito Internet di video-sharing, come YouTube, per poi cliccare sul pulsante add.



Una volta inseriti tutti i video nella playlist, compila il campo Title situato nella parte alta della pagina digitando il titolo che vuoi dare alla tua selezione di filmati, scrivi una breve descrizione della lista nel campo Playlist Description (situato nella parte sinistra dello schermo) e digita delle parole chiave inerenti ai video nel campo Playlist Tags (situato nella parte sinistra dello schermo).

Quando hai completato il lavoro, clicca sul pulsante Preview playlist situato nella parte alta a sinistra della pagina per vedere un’anteprima della tua playlist.



Se sei soddisfatto del risultato ottenuto, clicca sul pulsante close preview e poi su create playlist. Nella pagina che si apre, nel campo URL situato nella parte destra dello schermo, troverai il collegamento alla lista di video da inviare ai tuoi amici. Inoltre, inserendo il codice che si trova nel campo Embed (situato anch’esso nella parte destra dello schermo) nel tuo sito Internet/Blog, potrai condividere la playlist creata con tutti.


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Internet compie vent'anni



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L'inventore del web, il primo sito e… altre curiosità su una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche della storia


Venti anni fa successe qualcosa di straordinario al Cern di Ginevra, qualcosa che avrebbe cambiato per sempre il modo di comunicare. Il 13 marzo 1989 il ricercatore inglese - Timothy John Berners-Lee (nella foto), per gli amici Tim, entrò nella stanza del suo superiore Mike Sendall e gli consegnò un progetto sulla gestione delle informazioni. Lo studio dimostrava come i dati potessero essere trasferiti facilmente su Internet attraverso gli 'ipertesti': il sistema, oggi familiare, che ci permette di 'puntare' e cliccare una parte di testo rimandandoci a un'altra pagina d'informazione sulla 'grande rete'. "Vago ma eccitante", scrisse Sendall dando il via libera a un progetto che avrebbe cambiato la storia contemporanea.


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mercoledì 11 marzo 2009

COMUNIKARE CON SKYPE ( PUOI CAMBIARE TIMBRO ALLA TUA VOCE )



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Come? Grazie a Skype e al programma gratuito Skype Voice Changer. Ecco come funziona.

Collegati sul sito Internet di Skype Voice Changer e fai click sulla voce Downloads situata nella parte destra della pagina. Nella pagina che si apre, fai click su Test Application e poi su I Agree per accettare i termini di utilizzo e scaricare il programma.



A scaricamento completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (AudioEffectTestApp.zip) ed estraine il contenuto in una cartella qualsiasi. A questo punto, apri Skype, connettiti utilizzando il tuo account ed avvia il programma TestApp.exe.

Clicca quindi sul pulsante Connect to Skype presente nella barra degli strumenti di Skype Voice Changer (quello che raffigura l’icona di Skype) e poi sul pulsante Consenti l’accesso presente nella finestra principale di Skype.



Adesso puoi sbizzarrirti ad applicare gli effetti speciali alla tua voce. Clicca sul pulsante Add Effect presente nella barra degli strumenti di Skype Voice Changer (quello che raffigura il simbolo più in un cerchio verde) e, nella finestra che si apre, seleziona l’effetto speciale che vuoi aggiungere alla tua voce cliccando sulla voce dell’elenco ad esso relativa (Tremolo per avere la voce tremolante, Chorus per ottenere l’effetto coro, FlangeBaby per avere la voce da bambino, ecc.). Ripeti la stessa operazione per tutti gli effetti che vuoi aggiungere.



Una volta regolate le impostazioni degli effetti speciali, attraverso le barre di scorrimento presenti nella parte destra della finestra, puoi iniziare a divertirti effettuando delle chiamate con la tua nuova voce utilizzando normalmente Skype. Non essere troppo cattivo, mi raccomando!

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lunedì 9 marzo 2009

Milano, Mozilla a 'Fa' La Cosa Giusta'



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Dal 13 al 15 marzo è al padiglione 2 stand sl07

Milano, Mozilla a 'Fa' La Cosa Giusta'

Il presidente Masseroni: "Per ribadire l'importanza di sviluppare e incoraggiare le tecnologie open source e per avvicinarci al grande pubblico sensibile alle iniziative che hanno una rilevanza sociale, invitandolo a scegliere consapevolmente anche il browser con cui navigare

Milano, 6 mar.- (Adnkronos) - Anche quest'anno sara' possibile incontrare da vicino Firefox, il Panda Rosso!. Mozilla Italia, infatti, partecipa a Fa' La Cosa Giusta, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in programma a Milano dal 13 al 15 marzo, un'occasione per far conoscere la propria realta' e invitare chi e' in fiera a lasciarsi tentare dal browser open source piu' scaricato al mondo e a giocare con lui grazie alle migliaia di temi ed estensioni sviluppati per personalizzarlo. Come per la scorsa edizione, per aggiudicarsi le 5 ricercatissime magliette con l'effige del panda rosso in palio ogni giorno bisognera' essere fortunati e preparati a rispondere correttamente alle domande sulla storia del browser.

''Siamo molto felici di essere nuovamente qui per ribadire l'importanza di sviluppare e incoraggiare le tecnologie open source e per avvicinarci al grande pubblico sensibile alle iniziative che hanno una rilevanza sociale, invitandolo a scegliere consapevolmente anche il browser con cui navigare'', ha dichiarato Giuliano Masseroni, Presidente di Mozilla Italia. La realta' di Mozilla e' in forte crescita, con una diffusione del browser Firefox in Europa che ha superato il 31%[1]. Sono infatti sempre di piu' gli utenti che scelgono Firefox per navigare in internet non solo grazie alle sue caratteristiche di sicurezza e velocita' ma anche grazie alla possibilita' che offre di personalizzare il proprio browser. Grazie agli sviluppatori, tutti volontari e dislocati in tutto il mondo, con Firefox infatti e' oggi possibile scegliere e installare oltre 6.000 componenti aggiuntivi che consentono di personalizzare al massimo l'esperienza della navigazione, non solo da un punto di vista estetico, ma anche pratico.

''L'entusiasmo e l'impegno dei volontari sono una delle ragioni del successo di questo browser, che e' entrato nel Guinness dei Primati con oltre 8 milioni di download in 24 ore. Vi aspettiamo al Padiglione 2 Stand SL07 per incontrarvi, conoscervi, rispondere alle vostre domande e illustrare i prodotti di Mozilla e, perche' no, scoprire se volete unirvi a noi per garantire uno sviluppo di internet da cui tutti possano trarre vantaggio'', ha concluso Masseroni.

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sabato 7 marzo 2009

Inserire un icona accanto alla URL della pagina





Inserire un icona accanto alla URL della pagina (Favicon)
Home + Primi Passi + Articoli Primi Passi + Inserire un icona accanto alla URL della pagina (Favicon)
Articolo scritto da Felice Bonfrate
Visita anche www.colpidimouse.it
In questo articolo ci occuperemo della famosa icona che vedete spesso accanto all'url nel browser. Vedremo come realizzarla graficamente e come inserirla strutturalmente.

Per realizzare graficamente l'icona abbiamo bisogno di un editor grafico di icone tipo Microangelo.

A titolo di esempio vedremo come realizzare un simpatico smile da usare come Favicon. Iniziamo...

Apriamo Microangelo il quale di default vi apre un documento di 48x48 pixel, cliccate sull'icona sulla destra e scegliete 16 colori e 8x8 pixel, togliete la spunta dalla casella in basso "Begin new image ..." e quindi poi cliccate su "ok".
Prendiamo lo strumento "Filled Ellipse"


e tracciamo un cerchio che prenda quasi tutto lo spazio a nostra disposizione: praticamente facciamo un cerchio inscritto in un quadrato. Ora diamo il colore si sfondo al cerchio.
Prendiamo lo strumento "Fool"


e scegliamo un colore (il giallo) dalla tavoletta "Palette"

Per ottenere l’effetto clicchiamo sul cerchio con lo strumento "Foll" attivato. La base è creata.

Passiamo ora al corpo: occhi, naso, bocca.
Prendiamo lo strumento "Pencil"


e scegliamo dalla tavoletta "Palette" il colore Blu e disegniamo dei cerchi a simulare gli occhi.
Sempre con lo strumento "Pencil" scegliamo dalla tavoletta "Palette" il colore Rosso e disegniamo la bocca.
Infine sempre con lo strumento "Pencil" scegliamo dalla tavoletta "Palette" il colore bianco e tracciamo delle aperture al cento della bocca.


Salviamo con nome "favicon" in formato "Icon resources". Pubblichiamo l'icona appena creata nella root principale del nostro sito e inseriamo nella pagina tra i tag head questo codice:

link rel="SHORTCUT ICON" href="http://www.tuosito.com/tuaicona.ico"

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venerdì 6 marzo 2009

Firefox 3.0.7 risolve alcuni problemi di sicurezza



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Mozilla Foundation ha aggiornato Firefox alla versione 3.0.7. L’update non introduce nuove funzioni, ma migliora la sicurezza del browser e risolve qualche bug riscontrato nella release 3.0.6.

Stando alle note di rilascio, le novità di Firefox 3.0.7 sono:

Risolti diversi problemi di sicurezza.
Corretti diversi problemi legati alla stabilità dell’applicazione.
Il problema degli elementi del menu “File” che appaiono disattivi dopo aver attivato il comando “Stampa” dallo stesso menu è stato risolto.
Il bug della “sparizione” dei cookie dopo pochi giorni è stato risolto.
Risolto un problema con l’estensione Flashblock per cui il plugin Flash continuava a riprodurre suoni per un breve intervallo di tempo dopo aver chiuso una scheda o una finestra.
Risolti diversi problemi legati all’accessibilità.
L’update può essere eseguito tramite il sistema di aggiornamento interno di Firefox.

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Convertire presentazioni Powerpoint in DVD



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Bravo, bravo! La tua presentazione è piaciuta a tutti. Ripeto: tutti. Complimenti! Mi dai una copia della tua presentazione Powerpoint in un DVD per rivederla con più calma con il lettore DVD del mio salotto? Ehm…

Hai realizzato una bellissima presentazione in Powerpoint e vuoi distribuirla in giro, assicurandoti che tutti la possano vedere correttamente pur non sapendo usare Powerpoint? Il mio consiglio è quello di masterizzare la presentazione Powerpoint in un video in un DVD in modo tale che sia visibile non solo in qualunque computer, ma anche in uno dei diffusissimi lettori di DVD da tavolo.

Per convertire la presentazione Powerpoint in un DVD, occorre prima convertire la presentazione Powerpoint in un video e poi trasformare il video contenente la presentazione Powerpoint in un DVD. Prima di tutto, converti la presentazione Powerpoint in un video seguendo queste istruzioni.



Dopo che hai ottenuto il video con la presentazione Powerpoint, puoi procedere alla trasformazione del video in un DVD nel seguente modo. Collegati sul sito Internet di DVD Flick e fai click sulla voce Download presente nel menu del sito Internet. Nella pagina Web che si apre, fai click sul pulsante arancione Download DVD Flick per scaricare il programma.

Al termine dello scaricamento, fai doppio click sul file di installazione scaricato. Nella finestra che si apre, fai click sul pulsante Next. Nella finestra seguente, spunta la voce I accept the agreement e fai sempre click sul pulsante Next.

Al termine dell’installazione, spunta la voce Run DVD Flick e fai click sul pulsante Finish per avviare DVD Flick. A questo punto, fai click prima sul pulsante Close e poi sul pulsante Project setting: spostati nella sezione Burning e spunta la voce Burn project to disc prima di fare click sul pulsante Accept.

Nella finestra principale di DVD Flick, fai click sulla voce Add title… presente nella colonna di destra del programma e, nella finestra che si apre, fai doppio click sul video con la presentazione Powerpoint creato in precedenza. Inserisci un DVD-Rom vergine nel masterizzatore del tuo computer e fai click sul pulsante Create DVD per masterizzare il tutto.

Nonostante venga indicato il contrario, E.M. Free PowerPoint Video Converter è in grado di convertire in video solo le presentazioni in formato .PPT e .PPS create con le versioni di PowerPoint precedenti alla versione 2007.

Per convertire in video una presentazione creata con PowerPoint 2007, dopo averla aperta, fai click sul logo di PowerPoint in alto a sinistra, spostati in Salva con nome e fai click sulla voce Presentazione di PowerPoint 97-2003 per salvarla in un formato compatibile con il convertitore.

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Web marketing




BuzzMetrics capta sul Web la voce dei consumatori

Nielsen Online rende disponibile in Italia un servizio che analizza i "consumer generated media" per poter attuare decisioni di business
Maria Andreetta -


Di passaparola” o “buzz” si parla ormai da qualche tempo per sottolineare l'importanza dei commenti che gli utenti del Web esprimono all'interno dei siti di social network, blog, forum a proposito di un evento, un personaggio o un prodotto. Nel marketing dei prodotti per il grande pubblico il fattore buzz è considerato un terreno di valutazione quasi imprescindibile.
Del resto i cosiddetti consumer generated media, cioè i contenuti generati dagli utenti, coinvolgono 242 milioni di persone nel mondo (16 in Italia), per il 34% di età compresa tra i 35 e i 49 anni. Chi utilizza questi contenuti (per lo meno perché li legge per informarsi) non è quindi appartenente alla sola categoria dei giovani smanettoni, ma anche in misura non trascurabile alla fascia di popolazione che conta per le decisioni di acquisto.

Un'azienda che intendeva cimentarsi con l'indagine di questi contenuti, per esempio per valutare la reputazione del proprio brand o per verificare l'efficacia di una campagna pubblicitaria, doveva fin'ora affidare il compito a qualcuno armato di buona volontà che, molto pragmaticamente, inserisse nei motori di ricerca parole chiave con la speranza che i risultati avessero un minimo di pertinenza. Ora si può incaricare del lavoro BuzzMetrics, un servizio di Nielsen Online che arriva sul mercato italiano dopo aver maturato 10 anni di esperienza su quello americano. Dal 2007 è presente anche nel regno Unito e in Germania e nel corso del 2009 sarà disponibile anche in Cina e Giappone.

Come funziona BuzzMetrics? Partendo dai dati destrutturati dei consumer generated media che emergono dal Web a seguito di una ricerca, effettua un'analisi che porta come risultato finale alla comprensione del buzz secondo varie direttrici: la quantità di contenuti presenti su un soggetto, i luoghi dove se ne parla, il tenore del commento (se positivo o negativo), la credibilità di chi ha scritto il messaggio. Dal lavoro dovrebbero emergere report facilmente fruibili per decisioni di business.
A far funzionare il servizio concorre ovviamente la tecnologia, ma dove questa non può arrivare subentra il fattore umano degli esperti di Nielsen Online che rifiniscono i risultati dell'analisi: per esempio, eliminando ulteriori dati non pertinenti o strutturando i motivi che stanno alla base dei commenti negativi o positivi. «BuzzMetrics offre una prospettiva nuova nelle ricerche di mercato: non più questionari ma l'ascolto diretto dei consumatori online, oltretutto su un campione numericamente molto significatico» ha commentato Luca Bordin, managing director Italia Nielsen Online.
Attualmente BuzzMetrics ha la lacuna di non considerare tra le fonti i siti di social networking come Facebook, mentre nell'indagine sono compresi gli oltre 103 milioni di blog, i 100mila forum e tutti i newsgroup identificabili. Ma Nielsen promette che i lavori sono in corso e che presto la lacuna sarà colmata.
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SESSO E ZODIACO

Conosci la personalita' di
ogni segno zodiacale
per capire la sua

SENSUALITA'


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 Ecco la Pagina dei PIANETI 

del Nostro Sistema Solare 




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giovedì 5 marzo 2009

Come creare una copia di una pagina Web

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Dopo ore e ore di estenuanti ricerche su Internet, hai finalmente trovato il bignamino perfetto che riassume in poche righe l’intero pensiero filosofico di Marx. Svelto, salva la pagina sul tuo PC! Il sito Internet in cui sei incappato potrebbe sparire da un momento all’altro e con esso tutti i suoi contenuti.

Anzi, ora che ci penso, nemmeno il tuo computer è un luogo sicuro. Il tuo PC potrebbe essere infettato da un virus (tiè!) da un momento all’altro e potresti perdere la pagina salvata. Insomma, se vuoi evitare di perdere il contenuto di una pagina Web, puoi crearne una copia on-line grazie al servizio gratuito BackupUrl.



Collegati sul sito Internet di BackupUrl e digita nell’unico campo di testo presente l’indirizzo Web della pagina di cui vuoi creare una copia. Dopo averlo fatto, fai click sul pulsante Backup! presente sotto il campo di testo.



Viene creata una copia della pagina Web che hai indicato. Per visualizzare in futuro la copia della pagina Web creata, puoi utilizzare l’indirizzo Web indicato dopo la voce Short Cached URL nella pagina che si apre. Per visualizzarla subito, fai invece click direttamente sulla voce Visit Cached WebPage!.

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mercoledì 4 marzo 2009

Innovation Forum 2009 - InnovEXPO



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Eventi

Il Forum dell’Innovazione rappresenta un laboratorio di analisi continuativo sui grandi temi dell’innovazione e sulle opportunità di rilancio per le imprese e l’economia del nostro Paese


Innovation Forum 2009- Agenda 23 Marzo
Innovation Forum 2009- Agenda 24 Marzo
Innovation Forum 2009- Agenda 25 Marzo
Energy Insights

Ormai alla quarta edizione, l'Innovation Forum ha dimostrato materialmente di essere un modello innovativo di networking, orientato alla collaborazione precompetitiva, alla creazione di know-how e allo sviluppo di iniziative progettuali. Il Forum ha saputo interagire in modo incisivo con gli stakeholder istituzionali e il potenziale espresso è alla base per la creazione di una vera “Comunità degli Innovatori” in Italia.

Il Forum dell'Innovazione rappresenta un laboratorio di analisi continuativo rispetto ai grandi temi dell'innovazione e delle opportunità di rilancio per le imprese e l'economia del nostro Paese.
Nel corso del prossimo anno l'attività del Forum dell'Innovazione Digitale sarà vieppiù orientata ad approfondire la dimensione “digitale” di alcuni dei temi chiave dell' Expo 2015: dai modi in cui l'Industria ICT nel suo complesso può contribuire agli aspetti tecnologici legati all' evento (tecnologie e servizi di comunicazione, servizi di infomobilità e trasporti intelligenti, buiding automation, sistemi per la sicurezza ), ai sistemi per il turismo e ai servizi al visitatore, alle aree più direttamente funzionali ai contenuti dell' Expo quali le applicazioni a supporto del sistema agroalimentare, per l'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, per la rilevazione e il monitoraggio dell' ambiente e del territorio, a tutta la filiera della salute.

Obiettivo e tema portante, quindi, dei lavori della prossima edizione sarà l'Innovazione sostenibile, nel solco tracciato dai lavori preparatori all'Expo 2015, nel cui filone Innovation Forum si inserisce con i seguenti argomenti:

La città digitale per l'Expo Digitale: infomobilità e contenuti digitali
Innovazione e sviluppo sostenibile: agroalimentare, ambiente, energia
Pubblica Amministrazione Digitale
Innovazione nella Finanza e Finanza per l'Innovazione



Soluzioni & Servizi per l'Innovazione Sostenibile in Mostra: InnovEXPO

Un'ulteriore novità si inserisce nel quadro di sviluppo del Forum dell'Innovazione: un'area espositiva, articolata in 3 macro-temi di interesse, accompagnerà la 3 giorni del Forum, insieme a Laboratori interattivi e ad incontri one-to-one con analisti e “guru” della ricerca.
Le tre aree sono:

Infomobilità e Contenuti Digitali
Agroalimentare/Energia/Ambiente
Soluzioni per l'innovazione d'impresa


Profilo dei Partecipanti all'Innovation Forum

L'Innovation Forum 2008 ha riscosso un grande successo di pubblico con un totale di quasi 1800 registrati:

General Managers
IT Managers
Direttori Marketing
Imprese ICT, Università e poli tecnologici, associazioni di categoria
Istituzioni finanziarie
Incubator
Media
Opinion maker e influencer.

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Apple rinnova i desktop, ma non i price point



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Importante rinnovo di gamma, che non concede molto nè al prezzo, nè al rinnovo estetico. Segno che il focus è tutto sui notebook?

Modifiche sugli iPhone: Apple vs EFF

MWC: Nokia sfida Apple con l'Ovi Store

Apple sorprende

Nella giornata di ieri, Apple ha presentato il rinnovo completo della sua gamma di Mac desktop, aggiornando dunque iMac, Mac mini e Mac Pro.

Per una volta, l'estetica non è al centro della proposta Apple, che sembra aver puntato di più sulle caratteristiche tecniche e sul prezzo. Non a caso, il modello di punta è rappresentato da un iMac da 24 pollici, con memoria e hard disk doppi rispetto alla generazione precedente di iMac da 20”, proposto a 1.499 dollari, esattamente lo stesso prezzo del corrispondente modello della famiglia a 20”.
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La gamma a 24”include altri due modelli a 1.199 e 2.199 dollari.

Proprio la scelta di non introdurre alcuna macchina con prezzo inferiore alla soglia psicologica dei 1.000 dollari viene guardata con molta attenzione dagli analisti, che vi leggono da un lato una indisponibilità da parte di Cupertino ad assecondare le richieste provenienti dal mercato consumer, sempre meno orientato sui prodotti dal price point considerato eccessivo, dall'altro la conferma che il desktop non è ormai focus per l'azienda, sempre più orientata verso l'area mobility.

Per il mercato business, Apple ha poi presentato un nuovo Mac Pro. Il rinnovo di gamma, per questa famiglia, si accompagna a un taglio di 300 dollari sull'entry price, fissato a 2.499 dollari.

Per quanto riguarda infine i Mac Mini, due sono le novità, da 6,5” x 6,5” x 2”, con processore grafico Nvida. Il prezzo resta invariato a 599 dollari.

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Sperling & Kupfer con Bruno Editore per gli ebook



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« La Rivoluzione degli Ebook sta arrivando!Sperling & Kupfer con Bruno Editore per gli ebook

“La storia dell’ebook dal 1968 al 2009“, avevamo preannunciato un clamoroso evento che avrebbe rivoluzionato il settore degli ebook.

Cito testualmente: “E gli altri editori italiani? Purtroppo sono ancora indietro sul mercato ebook, sia da un punto di vista concettuale che da un punto di vista contenutistico. Eppure la data storica si sta avvicinando: il 15 Aprile 2009 uno straordinario evento porterà alla RIVOLUZIONE degli ebook in Italia.“

A rileggerlo attentamente la soluzione dell’enigma appare chiaro: uno dei maggiori editori italiani sta per fare il suo ingresso nel mondo degli ebook!

Gli esperti di new media concordano nell’indicare il 2009 come l’anno del grande salto per il libro elettronico, anche perchè, spinti dalla crisi economica, i colossi dell’editoria tradizionale iniziano a guardare all’editoria elettronica.

Dopo i timidi tentativi di Mondadori nel 2001, il primo a fare un passo concreto è Sperling & Kupfer, parte del Gruppo Mondadori e una tra le maggiori case editrici italiane per fatturato e per titoli prodotti (con oltre 2.500 titoli in catalogo).

In collaborazione con Bruno Editore, Sperling pubblicherà la versione ebook di due best-seller del settore della formazione professionale/finanziaria:


Ebook Sperling-Bruno Editore
I soldi fanno la felicità
Cambia la tua vita e la tua situazione economica per sempre con il Wellness Finanziario
di Alfio Bardolla

L’Arte della Ricchezza
Se non sei ricco è perchè nessuno te lo ha ancora insegnato
di Alfio Bardolla
con Alessandra Croce


“In un momento di grandi cambiamenti tecnologici e con segnali di crisi alle porte - dichiara Stefano Peccatori, direttore marketing Sperling – un editore attento non può rimanere a guardare, ma deve agire. Fino ad oggi Sperling non si era avvicinata seriamente agli ebook, sottovalutando le opportunità che possono venire da questo settore specie per i libri professionali, business e informatica in particolare. Abbiamo deciso quindi, in attesa di strategie di gruppo più a lungo termine, di provare a sperimentare una strada nuova e conoscere più da vicino questo mondo che tanta parte avrà nel futuro dell’editoria“.

“Bruno Editore – continua Peccatori – ci è sembrato il partner più serio e preparato per condividere un’esperienza nel settore del business e della formazione, grazie all’esperienza maturata in questi anni e alla fitta rete di contatti sviluppati con i propri lettori. Non ultimo, visto che i libri in questione nascono nel filone della PNL, Giacomo Bruno è forse una delle persone più attente a questi argomenti e ha la stima di tutti i più influenti esponenti di questo movimento”.


Per Giacomo Bruno “la pubblicazione dei due best-seller è solo il primo passo. La sfida è vendere migliaia di copie di due libri che hanno già venduto moltissimo nella versione cartacea, a dimostrazione che il formato ebook va in parallelo al libro cartaceo e apre nuovi canali distributivi“.

“Sperling & Kupfer – sottolinea Bruno – è un editore da sempre innovativo e la sua collana di libri per la formazione professionale è per noi un grande stimolo. Se oggi l’ebook funziona è perché si è trovato nella formazione un binomio vincente e particolarmente adatto all’editoria digitale”.

Lo stesso Umberto Eco aveva dichiarato che “l’ebook può essere fondamentale in ambiti quali la ricerca, la documentazione tecnica e in generale tutta la reference literature”.

La pubblicazione dei due best-seller I soldi fanno la felicità e L’Arte della Ricchezza in formato ebook è prevista, in esclusiva su www.BrunoEditore.it, per il giorno 15 aprile 2009.
(Comunicato Stampa)
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martedì 3 marzo 2009

L’email marketing di Obama

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Di seguito gli elementi principali del grande successo.

I CONTENUTI. Barack Obama nelle email ha utilizzato messaggi semplici veicolati non da infinite dissertazioni politiche o morali, ma da frasi brevi, puntuali, efficaci. Nei contenuti e nelle idee si è esposto personalmente ed è apparso come il compagno di viaggio di milioni di individui che affollano la rete, instaurando con loro un amichevole dialogo assai lontano dalle impostate e formali campagne elettorali.

INNOVAZIONE non sono politica, ma anche tecnologica che ha fatto apparire il suo avversario come un cavernicolo troppo ancorato ai vecchi canali di comunicazione. Obama si è presentato come un concreto innovatore capace di interpretare le sfide tecnologiche e di valorizzare la modernità.

IMMEDIATEZZA. Per tutta la campagna elettorale Barack Obama ha inviato mensilmente a ciascun elettore una ventina di email personalizzate informando gli americani su tutti gli aspetti della campagna elettorale e dimostrando trasparenza e volontà di condivisione. Esattamente tre minuti dopo l’ufficializzazione della sua vittoria, tutti gli iscritti alla hanno ricevuto un’email di ringraziamento: ogni elettore si è sentito realmente protagonista dell’evento storico.

L’email marketing di Obama ha raggiunto immediatamente tutti, ha reso tutti protagonisti, ha valorizzato i singoli, ha reso determinanti le scelte di ciascuno. “Hai fatto la storia. Tutto questo è accaduto per merito tuo”, ha scritto Obama.

SEMPLICITA’. Gli avversari hanno studiato infinite strategie e molteplici frasi ad effetto. Il neo presidente si è basato su due affermazioni semplici e significative, comprensibili da chiunque “Change” e “Yes, we can”. Affermazioni dirette e non artefatte, semplici e incisive, empatiche e coinvolgenti.

Per le sue campagne di email marketing Barack Obama è stato nominato “uomo marketing dell’anno” dalla rivista Advetising Age, la principale testata americana che si occupa di marketing. Il marketing virtuale delle email e dei social network ha stravinto su quello tradizionale.


Obama, grazie all’email marketing , partendo dal nulla, è diventato l’uomo più potente del mondo, allora ciascuno nel proprio campo, grazie all’email marketing può affermare “Yes, we can”.

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DDL Carlucci, fuori gli anonimi dalla rete?



Roma - Per ora è solo un progetto di legge, il 2195, quello con cui l'onorevole Gabriella Carlucci (PDL) intende "assicurare la tutela della legalità nella rete Internet" delegando al Governo "l'istituzione di un apposito comitato presso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni"; quello con cui si vorrebbe che ogni testo postato online potesse venire ricondotto ad un cittadino della rete, vietando di fatto la possibilità di esprimersi in maniera anonima.

Il testo non è ancora stato pubblicato in via ufficiale, ha confermato a Punto Informatico l'ufficio stampa dell'onorevole, ma degli stralci hanno iniziato a circolare in rete. Secondo quanto riferito dall'ufficio stampa di Carlucci, l'estratto che ad esempio è stato pubblicato sul blog dell'esperto Stefano Quintarelli dovrebbe ricalcare il testo del progetto di legge.

Si tratta solo del secondo articolo di un testo più complesso, quattro commi che potrebbero delineare per i cittadini e per gli operatori della rete nuove responsabilità e nuovi doveri.

Secondo quanto recita il primo comma del testo trapelato online, dovrebbe essere vietato "effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima". Il concetto di anonimato, ha spiegato a Punto Informatico l'avvocato Daniele Minotti basandosi sull'analisi del frammento in circolazione, appare quantomai sfumato: non è chiaro se si debba considerare anonimo l'utente che non si esprima con il proprio nome o con uno pseudonimo, o se si debba considerare anonimo l'utente che non si può identificare, ad esempio a mezzo indirizzo IP. Indirizzo IP che, spiega Minotti "pur identificando di per sé una macchina è pacificamente un dato personale se associabile ad altri dati come l'orario".

Il secondo comma del secondo articolo del progetto di legge dovrebbe estendere la responsabilità di eventuali reati, danni o violazioni amministrative commessi da netizen anonimi anche ai "soggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o identificabili, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1". Non è chiaro, dall'estratto della proposta, quale siano i soggetti chiamati in causa. Qualora si consideri l'anonimato una questione di generalità o di pseudonimi, ad essere coinvolti potrebbero essere i servizi che permettessero ai netizen di pubblicare contenuti senza richiedere alcun tipo di identificazione. Qualora invece si consideri l'anonimato una questione di rintracciabilità a mezzo indirizzi IP, specula Minotti, ad essere investiti dalla responsabilità non solo potrebbero essere servizi come Wikileaks, che consente di immettere in rete documenti non tracciabili, ma potrebbero essere anche i fornitori di connettività che permettano ai netizen di operare in rete in maniera anonima, ad esempio a mezzo TOR. Più radicale l'avvocato Guido Scorza: "gli ISP e le piattaforme rischierebbero di essere fuorilegge il giorno dopo l'entrata in vigore del DDL perché, comunque, non identificano tutti gli utenti dei loro servizi". Scorza ritene che l'IP, in ogni caso, non si possa considerare un dato idoneo all'identificazione di una persona: "in questo caso non basta il concetto di IP come strumento di imputazione della responsabilità".

Il terzo comma del testo parziale che sta rimbalzando in rete è invece dedicato ai reati di diffamazione: "si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa". Secondo quanto riferito dall'avvocato Minotti a Punto Informatico, se il comma dovesse risultare parte del progetto di legge andrebbe a collidere con le disposizioni con cui l'onorevole Roberto Cassinelli (PdL) vorrebbe tracciare un distinguo nel panorama dei produttori di contenuti. Reintroducendo di fatto gli oneri in capo al direttore responsabile e le aggravanti delineati dalla legge sulla stampa, che fanno riferimento a figure professionali che in rete non sempre esistono.

Il comma quarto del testo, per come è stato anticipato online, chiama in causa il diritto d'autore e dispone che "in relazione alle violazioni concernenti norme a tutela del Diritto d'Autore, dei Diritti Connessi e dei Sistemi ad Accesso Condizionato si applicano, senza alcuna eccezione le norme previste dalla Legge 633/41 e successive modificazioni". "È un comma che a prima vista appare superfluo", osserva Minotti: la rete non sfugge alle leggi dello stato.

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