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lunedì 28 maggio 2012

Mai più senza internet: web is mobile


“Mai più senza internet: web is mobile”.
Mai più, perché internet oggi è ovunque.
Nelle tasche dei tuoi jeans, fra le dita della mano.
Sta rivoluzionando la tua vita.
E siamo solo all'inizio..

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giovedì 24 maggio 2012

LIKE

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LIKE


 


Pulsante Mi piace


Pulsante “Mi piace” W3C valido

Che li amiate o no, oggi è difficile ignorare l’importanza dei social widgets per la promozione dei post pubblicati su un blog, sono infatti uno strumento gratuito grazie al quale diffondere i nostri contenuti sui social network più importanti, da Facebook a Twitter, da LinkedIn a Pinterest; purtroppo però gli sharing buttons hanno spesso il difetto di costituire un ostacolo per le procedure di validazione.



Facciamo un esempio, il classico pulsante “Mi piace” del Sito in Blue può essere inserito a corredo di un articolo o di un’altra risorsa utilizzando un codice del genere:
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Google : Moog con un Doodle Synthesizer



Google celebra il Moog con un Doodle Synthesizer


Quella di Robert Arthur Moog è stata una delle personalità più importanti per la musica come la conosciamo oggi, a questo ingegnere stunitense si deve infatti la realizzazione del Moog, un sistema di sintetizzatori basati su tastiera divenuto essenziale nelle sale di registrazione delle case discografiche.
Moog è nato a New York il 23 maggio 1934 e Google ne celebra l'anniversario con uno dei Doodle più belli e complessi della sua storia, gli sviluppatori di Mountain View hanno infatti modificato il classico logo di Big G in modo da trasformarlo in un vero e proprio sintetizzatore on line.


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Il nuovo Doodle/Moog è infatti dotato di una tastiera che potrà essere suonata utilizzando il puntatore del mouse o con i tasti numerici, inoltre sono disponibili numerose funzionalità essenziali per la modulazione dell'audio, per il mixing delle tracce, per l'introduzione di filtri e addirittura per la registrazione su Google+.
Quella riprodotta attraverso il Doodle è per la precisione una versione del Moog denominata Minimoog, esso consente di registrare fino a 4 tracce diverse sovrapponibili e crea un'URL abbreviata che ne permetterà la condivisione su qualsiasi network sociale.

http://cipiri.blogspot.it/2012/05/google-celebra-il-moog-con-un-doodle.html



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venerdì 18 maggio 2012

Facebook a Wall Street



Facebook  a Wall Street



. FacebookPoster .

Il titolo apre le vendite a 38 dollari ad azione e subito sale a 42, poi riscende al costo di apertura e risale. Ma il boom immediato non è ancora arrivato dopo la quotazione al Nasdaq. E il fondatore Zuckerberg ha suonato la campanella di Wall Street acclamato come un salvatore
La borsa si tinge di blu. Gli occhi di tutti sono su Facebook. E in questo caso non si tratta delle centinaia di milioni di utenti, ma del mondo economico finanziario, che oggi vede il debutto a Wall Street della creatura di Mark Zuckerberg. Partiva da 38 dollari, subito è salito a 42,55 e poi ha iniziato a scendere per tornare al costo d'apertura. Poi la nuova risalita oltre i 41 dollari. Dopo il +12% iniziale, il titolo cala al +1% e poi si rialza fino al +10%. E all'inizio un problema tecnico per qualche minuto aveva impedito di vedere le variazioni del titolo.
Campanella - Questo venerdì 18 maggio 2012 è un giorno che rimarrà negli annali per essere uno dei più attesi alla borsa di New York. Zuckerberg al mattino ha suonato la storica campanella di apertura dei lavori di Wall Street dal suo quartier generale di Palo Alto, in California. Con il giovane miliardario, 28 anni, i suoi più stretti collaboratori e centinaia di dipendenti. Nonostante il collocamento in borsa, Zuckerberg manterrà il 32 per cento del capitale e il 56 per cento dei diritti di voto, tali da assicurargli il dominio sul colosso dei social network.
Predestinato - Per capire l'impatto che tutti si attendono da Facebook sui listini economici è sufficiente fare un paragone. Google, quando si quotò nel 2004, raccolse 1,67 miliardi di dollari, per giunta in un momento ben diverso in quanto a crisi economica. La creatura di Zuckerberg ha fatto molto di più: la sua Ipo (Offerta pubblica iniziale) ha raggiunto i 18,4 miliardi e si è piazzata al secondo posto tra le Ipo della storia americana. A superarla negli Stati Uniti solo Visa con 19,6 miliardi (e nel mondo l'Agricultural bank of China con 22,1 miliardi), ma è la società più ricca del comparto Internet.
I dubbi - Non tutti però sono convinti che Facebook rispetterà le aspettative. Sono molte le persone che già ora posseggono azioni del colosso (soprattutto collaboratori di Zuckerberg che negli anni sono stati pagati con partecipazioni della società) e alcuni analisti pensano che potrebbero decidere di vendere immediatamente per fare cassa. Così fosse, al posto che fare il botto in alto, il social network rischierebbe di fare un balzo verso il basso. Ma la maggior parte degli esperti è convinta che questo rischio sia più che remoto.


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giovedì 17 maggio 2012

Il virus SIAE e il copyright


Il virus SIAE e il copyright


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 Avv. Angelo Greco TG RAI3 - La crisi del Diritto d'autore
 - Il copyright tra mercato legale e pirateria
 - Anticipazioni sul convegno del 17.05.2012

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Avranno avuto un gran spavento quelli che, nei due giorni scorsi, scaricando dalla rete del materiale coperto da copyright, si sono visti apparire sul monitor una sedicente rivendicazione della S.I.A.E. (con tanto di logo “originale”), che annunciava il blocco del computer. E tanto avveniva: insieme all’arresto della macchina, in questi casi (tutt’altro che isolati, stando al numero di segnalazioni arrivate alla stessa S.I.A.E.) lo schermo impazzito mostrava una scritta con una richiesta di pagamento di multa, da versare presso la competente sede della Società degli Autori ed Editori.


In solo ventiquattro ore, le telefonate – allarmate, indignate, scandalizzate, spaesate – con richieste di chiarimenti, si sono moltiplicate.
Si trattava però di un semplice virus, ben ideato e poi spammato da qualche bontempone, il cui divertimento è stato rovinato solo dall’impossibilità di vedere in faccia, al momento dell’ “infezione”, le proprie vittime.

Quanto agli utenti, questi hanno avuto il privilegio di poter sperimentare, sia pure per un solo pomeriggio, quali scenari potrebbero aprirsi in un contesto (ad oggi tuttavia scongiurato) in cui leggi come quella dell’HADOPI francese o il regolamento AgCom o ancora l’ACTA o la TPPA dovessero essere approvate. La possibilità di trovare, di punto in bianco, un distacco dell’accesso al server o ancora il blocco del proprio sito internet o di una qualsiasi libertà digitale potrebbe in futuro non essere un semplice maleware, ma l’effetto di una legalità distorta, che interviene senza giudici e senza processi, ma solo attraverso un coattivo intervento dell’autorità amministrativa.

Pericolo scampato. Per ora.
DI Angelo Greco 

 http://www.laleggepertutti.it/12383_il-virus-siae-e-il-blocco-di-tutti-i-computer

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mercoledì 16 maggio 2012

CREARE UN FORUM IN RETE





CREARE UN FORUM IN RETE

In rete ci sono migliaia di Forum su centinaia di argomenti, la maggior parte di questi forum, tuttavia, sono scarsamente frequentati e popolati di pochissimi messaggi. Creare un forum di successo, infatti, è molto più complicato di quanto si possa pensare. Non è sufficiente, infatti, caricare uno script come phpBB e VBulletin su uno spazio web per dire di aver creato una community! Per creare un forum di successo è necessario tantissimo impegno ed una strategia ben precisa.
In questo articolo cercherò di analizzare insieme a voi alcuni aspetti che, a mio avviso, sono in grado di contribuire in modo decisivo alla nascita ed al prosperare di una comunità on-line.

Aspetti preliminari

Prima di addentraci nei meandri operativi, vediamo di analizzare alcuni aspetti preliminari che è bene prendere in considerazione prima di decidere di creare un nuovo forum.


Scelta della tematica

Avete deciso di creare un forum? Bene, ottimo! Di cosa volete parlare? come... un po' di tutto? Nooooo.
Uno degli errori più frequenti quando si decide di creare un forum è quello di non individurae l'argomento di nicchia che si desidera affrontare. Creare una comunità dove si discuta di tutto è difficilissimo, anzi, impossibile. Comunità del genere esistevano agli albori di Internet (personalmente ricordo quella di Clarence) ma sono andate scomparendo col tempo ed oggi sono state definitivamente soppiantate dai social network. Se pensate di creare un forum generalista vi invito a rifletterci bene prima di iniziare e sprecare preziose energie.
Il mio suggerimento, quindi, è di individuare un argomento ben preciso attorno al quale costruire una comunità di esperti/appassionati. Il punto di partenza nell'individuare "questo argomento" dovete, ovviamente, cercarlo dentro di voi, da quelle che sono le vostre passioni e le vostre competenze. Sarebbe folle, infatti, pensare di poter creare un forum dedicato alla finanza se non sappiamo nemmeno cosa sia un'obbligazione! Se siete degli esperti di calcio create una community dedicata alla vostra squadra del cuore, se amate la cucina metete in piedi un forum dedicato alla ricette ed alla gastronomia, ecc.
Prima di gettarsi nella mischia, inoltre, è consigliabile fare qualche indagine preliminare su Google per verificare che l'argomento che volete trattare non sia inflazionato (ad esempio perchè "dominato" da qualche altro forum particolarmente importante e frequentato). Riuscire ad individurae la giusta nicchia di riferimento è quanto mai importante: il mio consiglio è di cercare di individuare quel "giusto argomento" sul quale - a vostro parare - c'è ancora tanto da dire. In poche parole: compito del vostro forum dovrebbe essere quello di riempire un vuoto del mercato! Se riuscite a fare questo siete già sulla strada giusta.
Una nota: se avete deciso di sfidare qualche forum già esistente state molto attenti. A meno che non ne abbiate identificato qualche grossa carenza (che vi proponete di colmare con la vostra nuova community) il rischio d'insuccesso è altissimo! Per quale motivo, infatti, la gente dovrebbe abbandonare un forum già ben avviato e frequentato per discutere delle stesse cose sul vostro nuovo forum vuoto? In conclusione, un forum già avviato gode di un enorme vantaggio competitivo che rende la vita molto difficile ai forum analoghi di recente creazione.

Scelta del board e del piano di hosting

Una volta scelta la tematica attorno alla quale ruoterà la vostra comunità, sarà il caso di affrontare un altro aspetto centrale, ovverlo la scelta del board che dovrà gestire la comunità.
Esistono diversi script in circolazione per la creazione di comunità on-line, alcuni gratuiti ed altri a pagamento. E' molto importante, soprattutto se avete l'ambizione di creare una comunità di una certa dimensione, orientarsi fin da subito verso un'applicativo potente in grado di gestire una grossa mole di dati; evitiamo quindi script che utilizzano database inadatti (come, ad esempio, file di testo o XML) o linguaggi obsoleti. Il mio consiglio è di orientarsi verso una soluzione PHP/MySQL.
Tra gli script di questo tipo segnalo:
Altrettanto importante è la scelta del giusto hosting dove, sicuramente, è preferibile una soluzione a pagamento.
Anche in questo caso è determinante capire quali sono le vostre aspettative: se vi attendete un buon riscontro di traffico è bene che sappiate che un hosting low cost potrebbe presto rivelarsi inadatto ai vostri scopi. Questi applicativi, infatti, sono molto complessi ed ogni elaborazione di pagina richiede decine di query al database; uno spazio web a basso costo, quindi, potrebbe comportare delle performances inacettabili (tempi di caricamento piuttosto lunghi) causando una fuga della vostra utenza.

Tempo e passione

Terzo indispensabile requisito per creare una comunità on-line partendo da zero è avere il tempo necessario per seguirla e tanta tanta passione e determinazione per portare avanti il progetto anche quando le cose non sembrano girare per il verso giusto.
Se avete una vita piena d'impegni e pensate di risucire a creare una comunità dedicandogli qualche ritaglio di tempo... beh, lasciate stare.
Se partire da zero dovete mettere in preventivo decine e decine di ore di lavoro solo per lanciare il forum e farlo conoscere un po' in giro. Il lavoro è massacrante e non sempre i risultati sono immediatamente gratificanti. Serve tanta pazienza, ostinazione ed un mare di passione per quello che si sta facendo.


La fase operativa

Una volta risolte le questioni preliminari possiamo partire con la "fase operativa", possiamo, cioè, acquistare il dominio (tralasciamo qui le indicazioni circa la scelta del dominio), lo spazio web ed installare lo script prescelto per la gestione del forum.
Fatto tutto ciò, quello che avremo davanti sarà un bellissimo forum vuoto.

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L'indice delle sezioni

La prima cosa da fare sarà creare l'indice delle sezioni. La maggior parte dei forum, infatti, non sono costituiti da un contenitore indistinto di discussioni! Gli interventi degli utenti, infatti, sono normalmente collocati in varie sezioni tematiche che rappresentano, di fatto, delle sotto-categorie dell'argomento principale trattato nel forum.
Facciamo un esempio: se avete deciso di creare un forum sulla pesca, alcune sezioni potrebbero essere: "Pesca d'altura", "Pesca sportiva", "Pesca con la mosca", ecc.
Lo scopo delle sezioni, quindi, è di creare aree ultra-specializzate in cui discutere di argomenti ben precisi e delimitati. Ciò comporta il triplice vantaggio di mantenere in ordine i contenuti del forum, di favorirne l'indicizzazione da pate dei motori di ricerca e l'immediata reperibilità da parte degli utenti.
Nella definizone dell'indice delle sezioni è possible lavorare su più livelli creando una complessa gerarchia di categorie e sotto-categorie. L'opportunità di costruire un indice particolarmente ramificato dei contenuti va valutata in relazione all'oggetto specifico trattato nel forum. In linea di massima il consiglio è di non eccedere ma di mantenere una struttura il più possibile semplice e lineare.
Oltre alle sezioni "tematiche" è buona norma prevedere anche qualche sezione d'appoggio come, ad esempio, un'area off-topic (dove parlare di cose non strettamente attinenti alle tematiche del forum), una sezione dove raccogliere le comunicazioni dello staff, oppure una sezione dedicata alle "presentazioni" (area presente in numerosi forum dove gli utenti vengono invitati a presentarsi alla comunità prima di iniziare a postare).

Creazione di uno staff

Uno degli elemeni centrali in grado di determinare il successo o l'insuccesso di un forum è dato dallo staff dei moderatori.
I moderatori di un forum rivestono, infatti, un ruolo determinante per la vita della comunità in quanto si occupando di aiutare gli altri utenti e di orientarne il comportamento all'interno del forum.
Avere un buon numero di collaboratori capaci e disponibili signfica garantire, da subito, una vita equilibrata all'interno della comunità. Soprattutto all'inizio, inoltre, i moderatori sono gli unici a rispondere e sono, pertanto, i veri e propri animatori delle discussioni dei primi utenti. Attraverso la ricezione di una risposta, infatti, l'utente che ha postato la domanda viene "invitato" a tornare all'interno della comunità effettuando nuove interazioni (creare nuovi topic, rispondere a topic già presenti).
Se, come capita molto spesso all'inizio, non si ha a disposizione uno staff su cui fare affidamento, dovrete essere voi a svolgere questo compito! Come già detto, quindi, mettete in preventivo parecchio tempo e tanto lavoro...
Per quanto riguarda la scelta dei moderatori è importante che questi corrispondano ad un profilo ben preciso:
  • devono essere esperti competenti, cioè devono conoscere la materia trattata nel forum e/o nella sezione loro affidata;
  • devono essere appassionati della materia, solo in questo modo, infatti, avranno il giusto stimolo per aiutare sempre gli altri;
  • devono essere persone disponibili ed educate: nessuno, infatti, si diverte in una comunità dove viene trattato male;
Molto spesso i moderatori sono, inizialmente, dei semplici utenti del forum, sarà vostro compito, quindi, riuscire a scovarli! Se un utente vi sembra particolarmene attivo e meritevole non esitate e contattatelo invitandolo ad entrare a far parte dello staff... è abbastanza probabile che accetti con entusiasmo la vostra proposta.

I primi contenuti

Un forum vive di contentuti. Il successo di un forum dipende (in gran parte) dai suoi contenuti.
Quando si apre un nuovo forum, quindi, uno dei problemi più grandi da risolvere è la totale assenza di contenuti. Un forum vuoto è inutile e non ha nessuna speranza che qualche utente decida di iscriversi.
Se pensate che gli utenti, davanti al vostro forum nuovo fiammante, faranno a gara per iscriversi e per postare domande... beh, siete fuori strada.
Il mio suggerimento, quindi, è di mettervi d'impegno per iniziare a riempire un po' la vostra comunity! come? scrivendo voi stessi i primi contenuti, ad esempio potreste scrivere dei tutorial su come fare qualcosa, rispondere a delle domande frequenti circa le tematiche del forum, parlare di eventi e novità del vostro settore, ecc.
Così facendo il vostro forum, lentamente, inizierà a riempirsi di contenuto interessante (che verrà indicizzato dai motori di ricerca) che servirà da "stimolo" per le discussioni.
Altra buona idea è di partire invitando i vostri amici, utilizzando il forum come punto di ritrovo dove iniziare a discutere e scambiare opinioni. In questo modo si parte da un gruppo di persone che, seppur piccolo, inizia a dare vita alle prime discussioni alle quali altri utenti (esterni al vostro gruppo d'origine) potranno partecipare.


Sino ad ora abbiamo visto come creare il nostro forum da zero ed iniziare a proporci al mondo... nelle pagine che seguiranno, invece, vedremo come portare traffico sul forum, come aumentare il numero di utenti del forum (e, di conseguenza, i contenuti) e come mantenerlo ordinato ed efficente.

Potrare traffico sul forum

Un forum non è altro che un tipo particolare di sito web e, come tutti i siti, necessità di traffico per poter funzionare a dovere. Le tecniche per portare traffico su un forum, in realtà, non sono molto diverse da quelle normalmente utilizzate per altri siti web. Vediamole nel dettaglio:
  • Creare contenuti
    "Content is King", il contenuto è il Re di Internet. Come già detto, il miglior modo per far crescere un forum (così come ogni altro sito web) è lavorare sui contenuti. Questi devono essere utili, orignali, ben scritti ed ottimizzati (fondamentale l'utilizzo delle giuste keywords all'interno del testo e nel titolo di ogni nuova discussione). Viceversa sono sconsigliate, a mio avviso, le tecniche automatiche di produzione dei contenuti (attraverso, ad esempio, l'importazione di RSS esterni) in quanto il rischio è di svilire il forum che potrebbe essere visto come una semplice accozzaglia di contenuti copiati.
  • Tecniche SEO
    Una delle prime cose da fare consiste nell'ottimizzazione dei contenuti al fine di ottenere il maggior traffico di ricerca possibile. E' bene precisare che le board attualmente in circolazione nascono "già ottimizzate" per i motori di ricerca quindi, di solito, non è necessario fare cose particolari.
    Al fine di migliorare ulteriormente l'attitudine SEO di questi script, tuttavia, sono solitamente disponibili dei plug-in esterni che si propongono l'obiettivo di aumentare ulteriormente l'ottimizzazione della board integrando, ad esempio, l'url rewriting o aggiungendo strumenti come l'aggiunta del nofollow ai link esterni (per fare un esempio di questa tipologia di plug-in vi segnalo VBSeo per VBulletin).
  • Generare link in entrata
    Per guadagnare posizioni sui motori di ricerca, come sappiamo, è necessario avere un buon numero di link in entrata (cioè altri siti che ci linkano). Le tecniche per ottenere link in entrata sono diverse, le più comuni consistono nella segnalazione del forum alle directory e nell'attuare campagne di article marketing su blog di settore.
  • Integrare RSS e Newsletter
    Un buon sistema per mantenere viva l'attenzione degli utenti è quello di integrare nel forum dei sistemi di "contatto" come, ad esempio, la possibilità di leggere i nuovi contenuti anche via RSS oppure implementando una newsletter con la quale tenere aggiornati gli utenti circa le novità della community.
  • Sfruttare i social network
    Se avete un profilo su Facebook e su Twitter potrebbe essere interessante provare ad utilizzare questi canali per far conoscere il vostro forum ai vostri amici. Ancora più interessante, inoltre, la possibilità di integrare i vari plug-in sociali che consentono la condivisione dei contenti (come, ad esempio, i classici bottoni Mi piace e Tweet). Altrettanto interessante, ancora, potrebbe essere la creazione di una pagina ufficiale su facebook dove invitare gli utenti ad iscriversi per restare aggiornati sulle novità della comunità (ad esempio segnalando periodicamente le discussioni più popolari o curiose).
Oltre a questi, ovviamente, esistono tanti altri metodi per portare traffico su un forum, ad esempio - se avete un po' di budget da spendere - potreste decidere di pianificare una campagna su AdWords oppure acquistare dei banner su dei siti di riferimento per la vostra nicchia di mercato.
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Aumentare gli iscritti al forum

Abbiamo detto più volte circa l'importanza dei contenuti, abbiamo anche accennato alla possibilità di iniziare creando "in casa" le prime discussioni (ad esempio sotto forma di tutorial) ma, come evidente, per la crescita di un forum è indispensabile che la produzione dei contenuti passi attraverso gli utenti.
Un forum che ha pochi utenti, quindi, sarà destinato inevitabilmente ad avere pochi contenuti (e, di conseguenza, poco successo e speranza di vita).

Se è vero che su Internet "Content is King" è altrettanto vero che per il successo di un forum è indispensabile che vi sia una buona partecipazione:
+ Utenti => + Contenuti => + Traffico => + Utenti => 
...
Contenuti e numero degli utenti attivi, quindi, sono strettamente collegati tra loro e costituiscono gli annelli chiave della "catena del successo".
Una delle principali preoccupazioni dell'amministratore di un forum, quindi, è quella di trovare nuovi iscritti desiderosi di partecipare attivamente alla vita della comunità.

Tecniche per aumentare il numero degli iscritti ad un forum

Esistono diverse tecniche per aumentare il numero delle iscrizioni ad un forum, di seguito cercherò di elencare quelle che, a mio avviso, sono maggiormente efficaci:
  • Rendere evidente il bottone di Registrazione
    Uno degli errori più frequenti consiste nel "nascondere" il botone di registrazione al forum. Sembra assurdo ma è così. A volte il link per accedere al modulo di registrazione è piccolissimo e si nasconde in qualche menu in mezzo a tanti altri collegamenti. Se volete che gli utenti che visitano il vostro forum si iscrivano, voi dovete cercare di fare di tutto per "semplificargli la vita"! Mettete, quindi, un bel bottone "Registrati" in primo piano in modo che sia evidente per tutti.
  • Evitate procedure d'iscrizione lunghe e/o complesse
    Per registrarsi ad un forum è sufficiente un indirizzo email, scegliere un username ed una password. Stop. Evitiamo, quindi, di creare moduli d'iscrizione kilometrici con domande del tipo "Dove sei nato?", "Come ci hai conosciuti?", "Quali sono i tuoi interessi nella vita?"... creare moduli lunghi e complessi da compilare è un chiaro disincentivo alla registrazione degli utenti. Limitatevi, quindi, a ciò che è realmente importante, tutte le altre informazioni - eventualmente - potranno essere inserite in un secondo momento accedendo, ad esempio, a qualche funzionalità di gestione del profilo (ormai presente in ogni board).
  • Incentivate la registrazione
    Una tecnica frequente per aumentare il numero degli iscritti consiste nel limitare l'accesso a taluni contenuti solo agli "utenti registrati". In questo modo gli utenti che vorranno accedere ad un contenuto riservato dovranno prima registrarsi al forum. Un altra tecnica piuttosto utlizzata consiste nel limitare il numero delle discussioni visualizzabili agli utenti non registrati (ad esempio, dopo 5 discussioni lette il sistema si blocca e chiede all'utente di registrarsi per proseguire nella lettura). Personalmente quest'ultima tecnica non mi appassiona particolarmente, tuttavia è fuori di dubbio che possa aiutarvi nell'aumentare il numero degli iscritti.
  • Siate provocanti!
    Un'altra tecnica per aumentare il numero degli iscritti consiste nell'aprire delle discussioni su temi piuttosto sentiti, magari iniziando il topic sostenendo posizioni controverse e dibattute... in questo modo è probabile che un utente finito per caso sul topic (scovato magari attraverso una semplice ricerca su Google) si senta in dovere di rispondervi! Questa tecnica, ovviamente non va abusata ed è da utilizzare con buon senso, in caso contrario si rischia di creare più danni che benefici.
  • Pochi utenti? Create dei fake
    All'inizio della vita di un forum potrebbe rivelarsi utile creare dei fake, cioè degli account fittizi che si scambiano opinioni all'interno di discussioni create ad hoc. Questa tecnica consente di aumentare il numero di iscritti (reali) in quanto gli utenti sono incentivati a partecipare ad un forum se vedono che c'è altra gente con cui discutere. In questo caso l'"altra gente" è finta.... ma meglio che niente. Sottolineo che questa tecnica può e deve essere utilizzata solo all'inizio della vita di un forum. Quando il forum è avviato, creare dei fake può rivelarsi controproducente (oltre che inutile).
  • Date importanza agli iscritti
    Uno dei modi migliori per aumentare il numero di iscritti consiste nel dare importanza a quelli che ci sono già! Quando un utente chiede qualcosa cercate di rispondergli subito, fatelo in modo generoso e con educazione. Questo atteggiamento, infatti, verrà "riconosciuto" dai visitatori che, vedendo il modo col quale vengono fornite le risposte, saranno decisamente incentivati nell'iscriversi al forum per poter approfittare di "tali attenzioni".
  • Create sezioni ad "alta partecipazione"
    Un esempio tipico è la sezione "Mercatino" o "Annunci". Sezioni di questo tipo, infatti, sono dei veri e propri catalizzatori di iscrizioni! per postare o rispondere ad un annuncio, infatti, sarà necessario essere iscritti al forum...

Differenza tra "utenti iscritti" ed "utenti attivi"

Il numero degli utenti, come detto, è uno delle principali metriche di valore per un forum. Ma ancor più importante del numero iscritti totali è il numero degli utenti attivi.
Per "utente attivo" s'intende l'utente che partecipa con frequenza e costanza alla vita del forum. Molti utenti, infatti, s'iscrivono ma poi non fanno nulla, oppure scrivono una risposta o aprono una discussione per poi tornare "nell'oblio".
Il vero valore aggiunto di una comunità, quindi, non è dato dal semplice numero degli iscritti, ma dalla quantità di utenti che partecipano effettivamnete alle discussioni! Un utente che scrive 1.000 post è molto più importante di 1.000 utenti che scrivono un solo post!

Trasformare un semplice iscritto in un utente attivo

Stimolare la partecipazione, questa è la regola da seguire. Come già detto cercate di non lasciare dei thread senza risposte, sforzatevi di prestare aiuto a tutti, siate propositivi nell'offrire il vostro aiuto agli altri: se qualcuno lascia una domanda, quindi, fornitegli una risposta ed invitatelo a chiedere nuovamente.
Così facendo si ridurranno sensibilmente le "iscrizioni vuote" e si instaurerà un circolo virtuoso che porterà alla produzione di contenuti sempre nuovi e all'iscrizione di nuovi utenti.
Un altro modo per stimolare la partecipazione degli utenti consiste nel premiare la loro effettiva partecipazione alla vita della comunità, ad esempio introducendo un sistema di rating degli utenti che assegni status differenti a seconda della quantità di post inviati. Un utente appena arrivato pertebbe essere qualificato automaticamente come "nuovo arrivato", con più di 100 post come "utente attivo", più di 500 post come "Esperto", più di 1.000 come "Guru" e così via. Con questo semplice stratagemma, infatti, gli utenti si sentiranno incentivati a scrivere ed a partecipare alle discussioni al fine di ottenere il credito sociale derivante dallo status raggiunto! Può sembrare una banalità ma non lo è affatto. Se il vostro forum diventasse un punto d'incontro rinomato per una data materia, il fatto per un utente di essere qualificato come "esperto" potrebbe significare davvero molto!
Da un punto di vista tecnico, infine, esistono alcuni strumenti per "recuperare" gli utenti inattivi: esistono, infatti, diversi plugin per la gestione degli inactive users che provvedono, ad esempio, ad inviare delle mail a determinate scadenze con le quali s'invita l'utente a tornare a partecipare alla vita del forum.

La manutenzione del forum

Concludiamo questo articolo prendendo in considerazione un'altra attività fondamentale (e troppo spesso trascurata), ovvero la manutenzione ordinaria della comunità. Senza questa attività, infatti, la comunità apparirà presto come "abbandonata a se stessa" cusando, indirettamente, la fuga dei mebri.
Questa attività di manutenzione è composta da una serie di compiti che, normalmente, sono svolti dai moderatori e/o dall'amministratore del forum. Questi compiti sono:

Eliminare lo SPAM e bannare gli spammer

Questa attività è necessaria al fine di impedire che gli spammer "sporchino" il forum riempiendolo di discussioni spazzatura piene di link pubblicitari. Per evitare simili inconvenienti è possibile introdurre anche qualche sistema automatico come ad esempio un CAPTCHA in fase d'iscrizione oppure un plug-in antispam come ad esempio quelli basati su Akismet.
Ricordate che lo SPAM è nemico del vostro posizionamento su Google, da fastidio ai vostri utenti e peggiora la vostra reputazione! Eliminatelo.

Riconoscere e bloccare i Troll

I Troll sono dei disturbatori, cioè gente che si diverte a partecipare a dei forum al solo scopo di fare arrabbiare gli altri membri della comunità. Come? rispondendo in modo antipatico, offendendo oppure scrivendo cose senza senso e fuoriluogo. Compito di un buon moderatore è quello di riconoscere questi soggetti e di bannarli dalla comunità.
Una comunità popolata da Troll che operano indisturbati può morire nel giro di poco tempo: nessuno, infatti, vuole stare in una comunità piena di gente antipatica e fastidiosa.

Organizzare le discussioni

A volte gli utenti possono sbagliare nell'impostare una discussione, ad esempio non è infrequente che alcuni utenti aprano discussioni con titoli generici come "Richiesta di aiuto" oppure "Non funziona". Compito del moderatore sarà, in questi casi, quello di redarguire gli utenti (invitandoli a non commettere più simili errori) e di cambaire il titolo della discussione con qualcosa di comprensibile ed immediatamente evocativo circa i suoi reali contenuti (ad esempio "Malfunzionamento spooler di stampa Windows" oppure "Gestione rubrica Galaxy Tab"). Il titolo delle discussioni è fondamentale in quanto permette ai membri della comunità di capire immediatamente di cosa si sta parlando in un dato thread ed aiuta notevolemnte l'indicizzazione del forum.
Può capitare, inoltre, che i nuovi utenti aprano delle discussioni su argomenti già trattati nel forum (ed in tal caso sarà necessario intervenire invitando l'utente a proseguire la discussione già presente) oppure all'interno di sezioni sbagliate (ed in tal caso sarà opportuno spostare la discussione nella giusta sezione).
Ovviamente è consigliabile anche intervenire correggendo gli errori ortografici e di battitura, quantomeno nei titoli delle discussioni (importantissimi per i motivi già esposti sopra).
Al fine di una corretta organizzazione dei contenuti, infine, è buona norma prevedere un regolamento che spieghi agli utenti (in modo semplice ed in poche righe) in che modo partecipare alla vita del forum. Qualora si opti per la definizione di un regolamento, il consiglio è quello di essere molto sintetici (i regolamenti troppo lunghi e complessi vengono inesorabilmente ignorati) ed usare un linguaggio semplice e diretto (non state scrivendo un contratto!). Altra buona regola da rispettare è quella di evitare di apparire "dispotici": un regolamento vuole essere solo un insieme di regole che disciplinano la pacifica e prospera convivenza tra i vari membri della comunità. Ricordate, infatti, che l'amministratore del forum non è il sovrano della comunità, ma il primo dei servitori! Il vostro compito non è comandare ma regolare, il vostro compito non è imporre ma aiutare gli altri mettendo le vostre conoscenze ed esperienze al loro servizio.

Aggiornare la board

Questo è un consiglio di carattere tecnico rivolto all'amministratore del forum: quando esce una nuova release del software che gestisce il vostro forum informatevi per bene sulle migliorie introdotte. Qualora siano stati risolti pericolosi bug il consiglio, ovviamente, è di installare quanto prima l'aggiornamento. Un difetto di programmazione del software che gestisce il vostro forum, infatti, potrebbe compromettere il lavoro di anni (oltre che il vostro buon nome in Rete)!

Conclusione

Come avrete capito, creare un forum di successo è una cosa tutt'altro che facile, ma non certo impossibile. Se siete determinati ed avete il giusto tempo per gestire come si deve il progetto, allora siete già sulla buona strada. In bocca al lupo!

Articolo scritto da Massimiliano Bossi
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SESSO E ZODIACO

Conosci la personalita' di
ogni segno zodiacale
per capire la sua

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Quanto vale il mio sito o blog ?





Quanto vale il mio sito web? qual'è il valore economico del mio blog? credo che tutti i webmaster e blogger del mondo si siano fatti almeno una volta questa domanda. In questo articolo cercheremo di affrontare questo argomento offrendo, nei limiti del possibile, una risposta al questito.
Ma andiamo per gradi...

Quando un sito web assume un "valore economico"?

Non tutti i siti web o blog possono essere misurati da un punto di vista economico; ad esempio, un blog personale mantenuto al solo scopo di condividere le proprie esperienze di vita con amici e parenti difficilmente può arrivare ad assumere rilevanza economica, così come un sito web aziendale che si limita a presentare l'attività dell'azienda in dieci paginette informative difficilmente potrà assumere un autonomo valore di mercato.

Elementi in grado di determinare il valore economico di un sito o blog

Gli elementi da prendere in considerazione nella fase di stima del valore di un sito web sono molteplici; vediamoli di seguito:

Traffico e Posizionamento

Affinchè un sito web (o blog) assuma un vero e proprio "valore economico" è necessario, prima di tutto, che raggiunga un certo volume di traffico. Non è possibile dare degli indicatori di questa unità di misura, alcuni siti web possono essere interessanti con qualche centinaio di visitatori unici al giorno, altri possono non esserlo con diverse migliaia.
Quando parliamo di traffico e posizionamento facciamo riferimento ad una molteplicità di dati come: utenti unici, pagine viste, tempo di permanenza sul sito, PageRank, numero di back link, pagine indicizzate, ecc. Insomma, con i termini "traffico e posizionamento" intendiamo, in questa sede, tutti i dati oggettivamente misurabili relativi alla frequentazione ed alla popolarità di un sito web in Rete.
Fatta questa doverosa precisazione, è bene sottolineare come il traffico ed i vari elementi come PageRank, backlink, ecc. hanno sì una rilevanza centrale ma non sono gli unici elementi discriminanti nella fase di valutazione economica di un sito web, e nel proseguo della trattazione vedremo perchè.

Utenti iscritti, Fan e Follower

Come i dati del punto precedente, anche questi sono caratterizzati dall'essere assolutamente oggettivi (misurabili, cioè, senza alcuna ambiguità). Il numero di utenti iscritti e la quantità di informazioni circa questi utenti (profilazione) sono, certamente, degli elementi discriminanti nella valutazione.
Rientra in questa voce anche l'eventuale presenza di pagine sociali (ad esempio su Facebook o Twitter) ed il numero di persone raggiunte (Fan e Follower).

Popolarità ed autorevolezza

Questi elementi sono, molto spesso, correlati al traffico del sito web, ma sarebbe un errore considerare i due fattori come fossero sinonimi.
Non è detto, infatti, che un sito che faccia parecchio traffico sia anche autorevole e popolare; viceversa, un sito con scarso traffico, potrebbe comunque essere autorevole e popolare all'interno della sua (seppur ridotta) nicchia di riferimento.
Quando parlaimo di popolarità ed autorevolezza, quindi, facciamo riferimento a dei fattori "umani" e non misurabili in termini di backlink, "Mi Piace" o altro;

Oggetto, finalità, contenuti e nicchia di mercato

Elemento di fondamentale importanza nella fase di stima del valore economico di un sito, è il suo oggetto e la sua finalità.
Un sito web che tratta contenuti per un segmento di mercato (nicchia) di un certo valore può assumere rilevanza economica anche con un volume di traffico modesto; viceversa, un sito web che tratta argomenti generalisti ed offre contenuti di scarsa (o nulla) qualità ed originalità difficilmente potrà assumere un valore economico anche qualora registri un volume di traffico "importante".

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Ancora, un sito web che offre contenuti originali avrà un valore differente rispetto ad un aggregatore di notizie, così come una community avrà un valore diverso rispetto ad un sito di e-commerce. Come è facile capire, quindi, anche la finalità delle pagine web assume una certa rilevanza in una fase di stima del valore di un sito web.
Rientrano in questo punto anche:
  • Qualità del sito web e dei suoi contenuti
    Altro elemento determinante è la qualità di un sito web, ovvero l'attenzione, la perizia e la cura attraverso le quali è stato realizzato il design, l'eventuale software (CMS) ed i contenuti.
    E' di assoluta evidenza che un sito web di qualità valga, a parità di traffico, più di un sito di fattura mediocre.
  • Originalità
    Un sito cre offre contenuti e/o servizi unici o, comunque, contraddistinti da un elevato livello di originalità tende ad assumere un valore economico nettamente superiore rispetto ad un sito che, pur vantando il medesimo traffico, offre contenuti e servizi già diversamente presenti in Rete.

Tecnologie e brevetti

Da tenere in grande considerazione anche la struttura tecnologica del sito web: un sito creato attorno ad un software proprietario (meglio ancora se brevettato) assume un valore differente rispetto ad un sito creato con qualche software preconfezionato.
Ovviamente, affinché il software assuma rilevanza economica è necessario che sia di alta qualità e abbia un alto contenuto innovativo.

Eventuale struttura organizzativa (e capitale umano)

L'organizzazione di un sito web sotto forma di azienda, la presenza di un personale qualificato, ecc. assumono rilevanza nella fase di stima del valore di un sito web; in questi casi, infatti, non sono solo le pagine web ad avere assunto valore economico, ma anche la struttura organizzativa che è stata "messa in piedi" per gestirne le attività.
In parole semplici: un'azienda strutturata ed organizzata tende ad assumere un maggior valore rispetto ad un'attività unipersonale gestita da un, seppur ottimo, professionista.
Di grande importanza, quindi, anche il cosiddetto capitale umano, cioè le capacità e le competenze delle persone che collaborano stabilmente col sito web.

Capacità di produrre reddito

Un sito web che ha già dimostrato di saper produrre reddito (ad esempio attraverso la vendita di spazi pubblicitari, piuttosto che di abbonamenti per servizi) tende ad assumere un valore economico superiore rispetto ad altro sito che, pur avendo le medesime caratteristiche, non è stato in grado di produrre reddito.

Trend di crescita

Un sito web che ha dei dati in crescita (aumento del traffico, delle visite, del tempo di permanenza degli utenti, ecc.) ha una valore economico maggiore rispetto ad un sito web con traffico equivalente (o anche maggiore) tuttavia caratterizzato da un trend decrescente.

Previsioni nel medio/lungo periodo

Un altro elemento capace di influenzare (grandemente) la stima del valore di un sito web riguarda la previsione circa le sue sorti future. Ovviamente non è mai facile fare gli "indovini" tuttavia, molte volte, è possibile prevedere, con un certo grado di certezza, le sorti di un sito web nel medio lungo periodo.
Per fare un esempio: è ipotizzabile che un sito web che parli di nuove tecnologie legate al settore degli smartphone e dei tablet abbia davanti a se un futuro piuttosto roseo, viceversa una community per il tempo libero potrebbe subire, sempre di più, la concorrenza dei social network (Facebook in primis) lasciando intravedere un presumibile declino tra le preferenze degli utenti.

Come avrete capito, gli elementi da considerare sono davvero moltissimi ed è davvero difficile effettuare "in casa" una stima completa ed affidabile del valore del proprio sito web.
Per questo motivo, qualora sia necessario assegnare una valore precisio (o presumibilmente tale) è buona norma affidarsi a dei professionisti che siano in grado di misurare, attraverso strumenti e dati oggettivi, il valore di un sito o blog.


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Servizi on-line per la stima del valore di un sito web

Assolutamente inaffidabili, viceversa, gli strumenti on-line che si prefiggono lo scopo di fare simili valutazioni in modo automatico e nel giro di pochi secondi.
Tali strumenti, infatti, basano i loro calcoli seguendo algoritmi del tutto soggettivi che utilizzano, quali unici dati per il calcolo, delle semplici metriche della popolarità online, come ad esempio:
  • il PageRank
  • il numero di pagine indicizzate su Google
  • il numero dei backlink
  • il valore del rank di Alexa e di altri strumenti come, ad esempio, Compete
  • stima approssimativa di utenti unici e pagine viste
  • età del dominio
  • frequenza degli aggiornamenti
  • ecc.
Come abbiamo visto all'inizio di questo articolo, infatti, questi dati - seppur interessanti - non possono essere considerati in nessun modo sufficienti (ed autonomamente idonei) a quantificare il valore economico di un sito web.
Altro dato a sfavore di questi strumenti è la loro totale incoerenza: se provate (per gioco) a stimare il valore di un qualsiasi sito web vi accorgerete che, per la stessa URL, vengono restituiti valori anche enormemente diversi a seconda che si utilizzi un servizio piuttosto che un altro!
A puro titolo d'informazione vi elenco di seguito alcuni link di servizi di questo genere (i quali, tuttavia, hanno il pregio di essere divertenti e curiosi e, quindi, meritevoli di essere provati):
Oltre a questi, facendo una ricerca su Google, potete trovarne molti altri... tuttavia, si tratta di servizi molto simili tra loro... l'unica cosa ad essere sempre diversa è il valore calcolato.

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Guadagna soldi

Conclusioni

Come avrete capito stimare con precisione il valore di un sito web non è operazione ne facile ne scontata. Non esistono scorciatoie, i servizi on-line sono altamente inaffidabili e da considerare nulla più se non un simpatico passatempo .
Per stimare realmente il valore di un sito web è, il più delle volte, necessario farsi assistere da un professionista (ad esempio una Banca d'Affari se stiamo parlando di cifre considerevoli) oppure affidarsi al buon senso e cercare di prendere in considerazione, con equità ed obiettività, i dati in nostro possesso.


Una regola fondamentale da non scordarsi mai è che in queste cose non esiste un listino prezzi, il tutto è regolato dall'incontro tra la domanda e l'offerta, quindi si tratta di trovare il punto d equilibrio tra le richieste di chi vende e l'offerta di chi si propone di acquistare, un momento centrale negli affari dove, molte volte, l'abilità delle parti e l'emotività degli interessati tendono a giocare un ruolo di primo piano.
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Postare e' paragonabile al piacere sessuale




Facebook è una piazza virtuale in cui incontrare amici e parenti attivando nel contempo nuovi contatti, una piattaforma sociale in cui incontrarsi ogni volta che si vuole anche se si vive a grande distanza gli uni dagli altri; ma bastano queste funzionalità per spiegarne il successo?
Secondo una recente ricerca svolta dagli scienziati dell'Università' di Harvard, la risposta sarebbe negativa, la socialità non basterebbe quindi a spiegare la "Facebook mania"; il Sito in Blue si sarebbe diffuso perché frequentarlo sarebbe un'esperienza paragonabile al sesso.


 In pratica, secondo gli esperti di neuro scienze Diana Tamir e Jason Mitchell, essere attivi su Facebook stimolerebbe l'area del del cervello umano collegata al piacere; il rilascio di dopamina conseguente al "postare" sarebbe paragonabile a quello prodotto durante i rapporti sessuali.
Lo studio è stato condotto attraverso analisi effettuate tramite risonanza magnetica, oggetto specifico delle ricerche sono stati in particolare i meccanismi legati alla "self-disclosure" in Rete , cioè al comunicare sui social network questioni più o meno private.

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domenica 13 maggio 2012

Internet , strumento per la crescita



Internet , strumento per la crescita


 Secondo una recente ricerca il 77% degli americani sarebbe disposto a rinunciare al cioccolato pur di mantenere l’accesso ad internet.


Il web è considerato una vera e propria priorità negli Stati Uniti, tanto che, sempre secondo i dati rivelati dallo studio, il 73% del campione rinuncerebbe all’alcol e il 69% al caffè pur di conservare la connessione internet.
E in Italia? Per molti la risposta è scontata: internet ha acquisito nelle nostre vite quotidiane un ruolo fondamentale: ci permette di stare in contatto con i nostri familiari, di essere informati su temi che ci interessano o di comprare un biglietto del treno senza uscire di casa.
Sono tanti gli italiani che hanno accesso a internet, nel mese di febbraio 27,7 milioni di persone si sono connesse almeno una volta, il 9,2% in più rispetto all’anno precedente (dato Audiweb).
Ma i dati ci dicono anche un’altra cosa: l’accesso alla Rete in Italia non è ancora alla portata di tutti.
E’ un tema chiave: internet non è solo uno strumento di crescita culturale, personale e sociale, ma anche un formidabile elemento di sviluppo economico.
In uno scenario generale che cresce dello “zero-virgola” il web cresce al 10 per cento. Nel 2010, infatti, internet ha dato un contributo all’economia italiana pari a 31,5 miliardi di euro, con una crescita rispetto all’anno precedente del 9,4%.
E’ quindi dare a tutti la possibilità di accedere alla Rete. Come? E’ necessario superare due limiti.
C’è un limite tecnologico, perché l’infrastruttura non raggiunge ancora tutti i luoghi del nostro paese, anche a causa delle particolari condizioni geografiche e demografiche.
Per questo è importante avviare una riflessione che ci porti a garantire che il web sia considerato un vero e proprio diritto universale.
Per ottenere questo obiettivo l’accesso universale alla Rete deve essere inserito nella Costituzione, perché anche la legge fondamentale dello Stato riconosca l’importanza che tutti – anche e soprattutto nelle aree più periferiche – possano avere accesso a uno strumento che oggi ha un’importanza vitale.

L'ITALIA COMUNQUE E' MOLTO IN RITARDO , SARA' PERKE' IL VEKKIO PRESIDENTE PREFERIVA KE GLI ITALIANI GUARDASSERO LA TIVVU' ???
CON TUTTI I DISOKKUPATI , KASSINTEGRATI E OPERAI IN MOBILITA' , SI DOVREBBE AVERE ACCESSO AD INTERNET GRATUITAMENTE , MA LE GRANDI AZIENDE TELEFONICHE COSTRINGONO ALL'USO DI KIAVETTE USB CON ACCESSI ONEROSI E SPESSO MALFUNZIONANTI ,,, E LA BANDA LARGA ??? QUANDO PARTEEE  IN ITALIA ABBIAMO ACCESSO A MASSIMO 20 MEGA MENTRE IN CECOSLOVACCHIA SONO A 140 MEGA , WIFI GRATUITO IN TUTTE LE PIAZZE DELLA CITTA ' ,,,




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http://mundimago.org/le_imago.html
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Blessed Unrest – La Moltitudine Inarrestabile


Blessed Unrest

 – La Moltitudine Inarrestabile

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L’umanità ha un sistema immunitario, che si è attivato e si sta potenziando contro le ingiustizie.
Internet permette a tutti noi di divenire consapevoli gli uni degli altri, e questo aumenta in maniera vertiginosa l’efficienza del sistema stesso.
Si possono fermare le persone, ma non le idee che camminano sulle loro gambe. E le buone idee sono contagiose. ;-)
L’esempio di ciò sono le moltitudini di persone che in tutto il mondo si organizzano per riparare agli errori dei loro simili, il tutto senza alcun tornaconto se non il piacere di aver contribuito a migliorare la loro personale ed altrui condizione.
Lascia senza fiato la lunghissima, interminabile lista di nomi di associazioni e movimenti che Paul Hawken fa scorrere sullo schermo durante un suo discorso, alla presentazione del libro “Blessed Unrest – Moltitudine Inarrestabile”, che discute proprio di tutto questo e dalle cui idee ha preso vita il social network per la sosteniblità Wiser Earth: http://www.wiserearth.org/
Del resto siamo noi stessi a creare il mondo in cui viviamo, ed è intuitivo comprendere che più persone lavoreranno per il bene delle altre, meglio staremo tutti, migliore sarà il mondo che si verrà così a creare.

Pawl Hawken parla del suo ultimo libro Blessed Unrest, (il libro in italiano ha come titolo "Moltitudine Inarrestabile", come il piu' grande Movimento della storia del mondo è nato e perchè nessuno lo ha visto arrivare. Una parte del libro in italiano è ora consultabile su www.moltitudineinarrestabile.it.

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sabato 12 maggio 2012

Pirateria su Internet



Pirateria su Internet



. prezzi da urlo .

Siamo alle battute finali: stando a quello che titolano i media e alle interviste rilasciate da Calabrò (presidente dell’Authority per le Comunicazioni, AgCom) e Catricalà (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri), il Governo starebbe per varare il famoso regolamento anti pirateria. In buona sostanza, la nuova normativa intende attribuire all’AgCom poteri particolarmente forti per intervenire, in modo coercitivo e di propria iniziativa, in caso di violazioni del copyright da parte dei siti web.

In Europa, le istanze liberticide sono iniziate con la famosa legge Sarkozy, nota anche come “la legge dei tre colpi”. La Francia ha così istituito un’autorità amministrativa – l’Hadopi – preposta a controllare il traffico sulla rete. In caso di accertata violazione delle norme sul copyright, l’Hadopi è legittimata, dopo due preavvisi bonari, a staccare la connessione internet dell’utente-pirata.

In Italia, invece, il regolamento in corso di approvazione capovolge l’impostazione e pone le sanzioni non a carico dell’utente, ma del sito che, senza autorizzazione, pubblica materiale coperto da diritto d’autore. In tali casi, secondo le precedenti bozze di regolamento, il titolare del diritto leso può intimare a chi ospita contenuti pirata la cancellazione degli stessi. Il responsabile ha quattro giorni di tempo per adempiere spontaneamente. In caso contrario, il titolare del diritto può chiedere l’intervento dell’Authority che, espletate le indagini in un termine di dieci giorni può, nei successivi venti, emettere un provvedimento di inibizione e le relative sanzioni.

C’è una considerazione che balza subito all’occhio quando si considerano i tempi brevi dell’istruttoria. Un Paese che vive nella elefantiaca lentezza amministrativa si scopre efficiente solo quando si tratta di tutelare le lobby dei contenuti?

Ulteriore anomalia del sistema: l’autorità prima provvede a oscurare l’intero sito e, “solo se possibile”, i singoli contenuti illeciti. Come se, per un giornale che pubblichi una notizia errata, anziché imporre la rettifica, venga chiusa l’intera testata giornalistica.

Non in ultimo, un sistema del genere calpesterebbe un principio, quello della neutralità dell’intermediario, ormai ribadito in modo costante tanto dal Parlamento europeo quanto dalla Corte di Giustizia in ben due recenti occasioni. Il che renderebbe la norma, già prima della nascita, destinata a cadere, prima o poi, sotto la scure dei giudici comunitari.

Ma ciò che oggi occupa e preoccupa le pagine dei giornali è il contenuto di questo regolamento. L’AgCom ha dichiarato che è in corso di approvazione un testo definitivo, un testo che – almeno nelle iniziali dichiarazioni di Calabrò – doveva essere soggetto a consultazione pubblica, ma che nessuno ha avuto il “piacere” di leggere.

Sono circolate diverse voci in merito. Il quotidiano “Italia Oggi” (in un articolo di venerdì 30 marzo) parla di un sistema [1] senza la presenza di un giudice a controllare, in via preventiva, l’operato dell’Authority. Un procedimento, dunque, privo di garanzie di terzietà e indipendenza, dove tutto viene lasciato alla discrezione dell’Authority.

Non solo. Non molti giorni fa, in un’intervista apparsa sulle pagine di “La Stampa.it”, Castricalà ha dichiarato che la bozza di regolamento circolata negli ultimi giorni (e a cui fa riferimento forse anche Italia Oggi) non sarebbe quella in via di approvazione.  Il sottosegretario ha detto che “non si tratta di un documento ufficiale (…), quella non è la bozza che io tengo nel cassetto. (…) Ci sono decine di bozze. Alcune contengono qualcosa di vero, cioè qualcosa di simile a quello che c’è scritto nella mia. Sono ipotesi di studio, nel mio pc ne ho almeno tre o quattro, ma quello che avete pubblicato non è il testo che sta per essere varato (…)”.

Da queste parole, tante incertezze. Ma anche alcune – non incoraggianti – certezze:
a. un testo di regolamento sta, di sicuro, per essere varato, e ciò senza che nessuno ne sappia nulla in merito al contenuto;
b. il testo del regolamento viene evidentemente considerato un affare top secret, visto che, nei corridoi del Governo, ne circolano diverse versioni e nessuno ha ritenuto opportuno informarne la comunità, con  la pubblicazione del testo effettivo.

Sembra un po’ la storia degli aumenti di benzina, che piombano dall’oggi al domani, per evitare che si faccia incetta di carburante. In alcuni casi, infatti, la tecnica normativa dell’effetto a sorpresa (casi che vengono appunto lasciati ai decreti legge anziché ai decreti legislativi) è determinante per la buona riuscita della legge stessa. Nel caso dell’informazione via internet, invece, ha un sapore totalmente diverso. Evidentemente lo Stato dimostra di considerare chiunque sia dotato di un computer come un potenziale criminale, un pirata incallito e che pertanto deve essere:
- colto di sorpresa;
- non consultato nel momento in cui si prendono decisioni sulla sua sorte e sulle sue libertà.

Uno Stato che legifera in questo modo, segreto e limitativo, è evidentemente lontano dalle parole di De Vigny, quando affermava “Mi chiamate ‘legge’, ma sono ‘libertà’”.




[1] Conseguente all’abrogazione dei commi 5 e 6 dell’art. 1 del d.l. 22.03.2004 n. 72 (convertito nella legge 21.05.2004, n. 128).


Pirateria su Internet: le ore contate?

2 aprile 2012 DI Angelo Greco

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