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sabato 21 luglio 2012

BANNER: 1&1 MyWebsite



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giovedì 19 luglio 2012

come guadagnare con un blog


come guadagnare con un blog 
con i programmi di affiliazioni 
L’affiliazione ( se ancora non lo sai ) non è altro che un link da inserire nelle pagine di un tuo sito web, blog, forum mail o file ( es. documento word o pdf ) in cui è inserito il tuo codice di affiliato che ti è stato assegnato al momento della registrazione; Questo link ti permetterà di guadagnare ogni qualvolta che un utente interessato al servizio proposto al suddetto link si registrerà, effettuerà un acquisto o altro e tu verrai retribuito in base alle commissioni stabilite dal programma di affiliazione: percentuale, quota fissa, per click, per download, per impession, ecc…

Potrai così guadagnare in Automatico!! Ti basterà inserire i link nel tuo blog e i tuoi visitatori
faranno tutto il resto !
Attenzione! grazie all’affiliazione NON dovrai NE vendere NE acquistare niente! Dovrai solamente fare pubblicità ai servizi o ai prodotti di tuo interesse magari inserendo alcuni banner pubblicitari sul tuo blog ( magari inerenti al contenuto ) e potrai guadagnare una commissione per aver fatto questo. 

 per ora mi sono affiliato a queste ditte
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Come Fare Un Blog




Come Fare Un Blog:
 Guida Introduttiva 
Per Chi Vuole Pubblicare Online


Come fare un blog è qualcosa che molti di noi danno per scontato, ma per chi muove i primi passi in questo mondo esistono svariati problemi e questioni da risolvere. In questa guida ho tentato di raccogliere tutte quelle informazioni essenziali di cui hai bisogno per iniziare. Ecco come:
 leggi tutto qui
 http://cipiri4.blogspot.it/2011/03/come-fare-un-blog.html


I trucchi per scrivere un articolo di successo


Uno dei metodi maggiormente usato dagli scrittori che si cimentano nel mondo dell’informazione è quello di scrivere articoli su internet: su siti web, sui blog, su riviste interattive…
A volte, però, non è sufficiente scrivere un articolo ben scritto e ben dettagliato per ottenere fama e successo nel campo del giornalismo, soprattutto se si è alle prime armi e non si gode di una rilevante fama.
Tuttavia esistono dei trucchi che potrebbero aiutare lo scrittore a fare apprezzare il proprio articolo dagli utenti e aumentare la propria fama.
IL TITOLO 
Trovare un titolo che provochi l’attenzione dei lettori è importantissimo.
Con la scelta del titolo giusto si è già al 50% dell’opera: infatti un lettore che rimane incuriosito dal titolo del testo leggerà sicuramente l’articolo in questione, anche nel caso fosse meno interessante di altri, i quali però non hanno un titolo interessante.
E’ consigliabile scegliere l’articolo usando dei giochi di parole senza però allontanarsi dal reale contenuto del testo perchè è importante anche far capire al lettore quale sia l’argomento di cui si sta parlando.
Se si sta scrivendo una guida, è importante usare titoli del tipo “Come fare per…?”, “Il miglior modo per risolvere…”, “Consigli per….” i quali permettono di presentare il proprio testo come una valida soluzione a cui appellarsi in caso di problemi.
LUNGHEZZA DEL TESTO E PARAGRAFI 
In genere gli utenti online sono persone frettolose che cercano rapidamente una soluzione ai proprio problemi o notizie che soddisfino i propri interessi.
Una articolo breve dà l’impressione di essere poco efficace e dettagliato, ma uno troppo lungo porta l’utente a rivolgersi altrove.
La lunghezza ideale di un testo è all’incirca di 250-300 parole e deve essere suddiviso in paragrafi: in questo modo si riassumerà ulteriormente il testo scritto e il lettore potrà leggere direttamente ciò che gli interessa e sarà stimolato maggiormente a leggere il contenuto.
STILE E KEYWORDS
Nella stesura degli articoli è necessario essere il più sintetici possibile, evitando di scrivere dei discorsi troppo lunghi che potrebbero annoiare il lettore.
Cercare di usare il meno possibile avverbi e termini che potrebbero non essere comprensibili, a meno che non sia richiesto l’uso di termini tecnici (per esempio nel caso si scrivesse per una rivista scientifica).
Anche la tecnica di scrivere le parole-chiave in grassetto può essere un’arma in più per attirare la curiosità dell’interessato.
Sottolineando ed evidenziando queste cosiddette “Keywords”, le probabilità che il proprio articolo compaia fra i risultati di ricerca di un determinato campo (per esempio “notizie mercato”) aumentano e un numero maggiore di persone potrebbero leggerlo.
Inoltre creando dei collegamenti interattivi con altre pagine scritte da noi stessi, si ha la possibilità di consolidare la nostra fama nel mondo del web.
Un ruolo fondamentale lo ha anche la punteggiatura che rende più facile e scorrevole la lettura del testo.
IMMAGINI E DIFFUSIONE DELL’ARTICOLO
Inserire delle immagini legate al testo è un altro metodo efficace per migliorare la qualità dell’articolo. 
L’uso delle immagini è fondamentale soprattutto nel caso si stia scrivendo una guida/tutorial, consentendo un miglioramento della comprensione del lettore.
Una volta terminato l’articolo, non si deve aspettare che siano gli utenti a venire a conoscenza dell’articolo, ma bisogna partecipare attivamente alla sua diffusione, postandolo sui vari social network dove può essere leggibile da molte persone. -

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- PREVISIONI per il 2015 -

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SESSO E ZODIACO

Conosci la personalita' di
ogni segno zodiacale
per capire la sua

SENSUALITA'


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LEGGI ANCHE


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 Ecco la Pagina dei PIANETI 

del Nostro Sistema Solare 
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martedì 17 luglio 2012

CREA FOTO PER IL TUO DIARIO DI FACEBOOK



Creare copertine (cover) per la timeline di Facebook



La timeline di Facebook è uno degli argomenti più caldi della rete, soprattutto per le diverse questioni riguardanti la privacy. La funzionalità introdotta nel social network di Zuckerberg permette di rendere unico il proprio profilo con l’aggiunta di informazioni dettagliate e la scelta di una copertina personale.
Proprio la cover è uno degli elementi più apprezzati della timeline. Ogni utente può infatti scegliere una foto che funge da vero e proprio biglietto da visita, in quanto compare nella parte superiore del sito ed ha dimensioni considerevoli. Se siete alla ricerca di una cover già fatta, potete utilizzare l’applicazione Timeline Covers che, attraverso una galleria di foto ben fornita, permette di scegliere un’immagine ed impostarla direttamente come cover del profilo.
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FacebookPoster
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Se invece avete la necessità di creare una copertina personalizzata, Timeline Cover Maker potrebbe fare al caso vostro. Una volta aperta la pagina principale, per procedere, è necessario cliccare sul bottone verde con la scritta “First, Let’s choose the Banner Background“. Vi troverete così in una nuova finestra. Qui avrete la possibilità di scegliere un’immagine creata dagli altri utenti o semplicemente procedere con la creazione di una cover originale partendo da uno sfondo bianco.
Terminata la creazione, applicate le varie modifiche alla copertina cliccando sul bottone “Done“. Così facendo, inizierà il download dell’immagine che, una volta salvata, potrà essere usata per aggiornare il profilo Facebook.


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Condividere screenshot e immagini online con un copia-incolla



Snaggy :

Condividere screenshot e immagini online con un copia-incolla


Di solito quando vogliamo condividere uno screenshot la prassi comune è quella di creare un’istantanea del desktop tramite il tasto Stamp della tastiera, aprire un editor di immagini, salvarla in un file, fare l’upload di tale file su un servizio di hosting e poi inviare il link associato ad esso alle persone con cui vogliamo condividerlo: di certo non il massimo dell’immediatezza, non trovate? Ebbene, d’ora in poi potrete saltare direttamente dal primo all’ultimo passaggio della sequenza di azioni che vi ho appena citato: grazie a Snaggy la condivisione di screenshot (e non solo) avviene con lo stesso tempo di un copia-incolla.



Snaggy è un servizio online tanto semplice quanto efficace. Per condividere uno screenshot, infatti, tutto ciò che dovrete fare è crearne un’istantanea premendo il tasto Stamp, andare nella homepage del servizio e compiere un banale “incolla” con la classica combinazione di tasti Ctrl+V: dopo pochi secondi di attesa, lo screenshot comparirà a schermo con tanto di link per condividerlo rapidamente. Se lo vorrete, potete prima modificare lo screenshot grazie all’editor integrato, salvare le modifiche apportate e condividerlo con i vostri amici attraverso il nuovo link aggiornato. Come suggeritovi nella sua homepage, in realtà Snaggy vi consente di condividere non solo gli screenshot bensì qualunque immagine sia attualmente presente della clipboard del sistema: ciò vuol dire che potete condividere qualsiasi immagine possa essere copiata negli appunti attraverso un’azione di “copia” (file sul computer, immagini sul web, porzioni di immagine da un programma di editing).

 Il caricamento delle immagini è abbastanza veloce, ma naturalmente la velocità dipenderà anche dalla vostra connessione. Snaggy rimane comunque un servizio valido, pratico e soprattutto comodo, inoltre non è necessaria alcuna registrazione per poterlo utilizzare.

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sabato 14 luglio 2012

frequenze tv : MADE IN ITALY


 "UN FENOMENO MADE IN ITALY.."
Dopo mesi di trattative e ostruzioni il Governo e Berlusconi trovano l'accordo..rinnovo per 20 anni delle autorizzazioni per le frequenze tv in cambio della nomina di Anna Maria Tarantola (tanto cara a Monti) alla presidenza della Rai.
Ma si! A che servono 1,5 MILIARDI ?Qualche taglietto alle braghe degli italiani e si sistema tutto!
Precisamente,secondo la Simmaco Management Consulting( società di analisi economica specializzata nelle industrie della comunicazione),la valutazione dell'insieme delle frequenze televisive italiane è compresa tra gli 800 milioni e i 2 miliardi di euro,senza contare gli arretrati.Infatti,dal 1980 in Italia si assiste ad un fenomeno che non ha eguali in nessun altro paese,la cosidetta "occupazione dell'etere" per cui le frequenze radiotelevisive non sono state assegnate dall'Autorità amministrativa, ma di fatto occupate dai singoli impianti di trasmissione.Nonostante la Corte Costituzionale (sentenza n. 224 del 1976) autorizzò le televisioni libere solo in ambito locale, negli anni successivi al 1976 si verificò la formazione, in rapida successione, di vere e proprie reti nazionali di proprietà di grandi gruppi industriali:Prima Rete Indipendente (1980) della Rizzoli-Corriere della Sera;Canale 5 (1980) della Fininvest di Silvio Berlusconi;Italia 1 (1982) della Rusconi;Retequattro (1982) della Arnoldo Mondadori Editore.
Dopo tante polemiche sulla questione si arrivò alla "soluzione del problema",introducendo un canone a carico delle emittenti tv.Canone fissato all'1 per cento sul fatturato netto!Ma è solo un media.Infatti nel 2005 la Rai arriva all' 1% netto e Mediaset allo 0,55%. Rai paga 28,3 milioni e Mediaset una ventina di milioni.Briciole rispetto ai 4,2 Miliardi di ricavi netti registrati nel 2011.
Ora,numeri a parte,l'egemonia di Mediaset oscura le piccole tv locali e di conseguenza l'informazione indipendente!
La Corte Costituzionale italiana nel 1960 ribadiva che sarebbe stato eccessivamente pericoloso concedere ai privati l'uso delle frequenze via etere, perché avrebbero potuto esercitare pressioni indebite sull'opinione pubblica, mentre, a differenza ad esempio della carta stampata, l'accesso non sarebbe potuto essere garantito a tutti.



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giovedì 5 luglio 2012

carnaval-fantasias: MACAO: eventi

MACAO: eventi



  • dalle 16.00 Linux installation party
  • dalle 20.30 presentazione del tavolo
  • dalle 21.00 proiezione del video “dyne.org// theatrical performances”
  • a seguire intervento di Jaromil in ASCII cam
  • durante la serata installazioni “motion detection”
 http://www.macao.mi.it/post/26563655893/dalle-16-00-linux-installation-party-dalle-20-30

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martedì 3 luglio 2012

Instagram contro autolesionismo, anoressia e bulimia


Instagram  contro autolesionismo, anoressia e bulimia



Instagram, acquistato alla cifra di 1 miliardo di dollari da Facebook, ha aggiunto nuove linee guide bannando blog, immagini, hashtags ed account che mostrano o incitano comportamenti che invogliano l’autolesionismo, come l’auto mutilazione e l’istigazione al suicidio, o incentivano i disordini alimentari ed in genere tutti quegli atteggiamenti da condannare.

Instagram è un'applicazione gratuita che permette agli utenti di scattare foto, applicare con facilità efficaci filtri e condividerle, poi, su numerosi servizi di social network, come  Facebook e Twitter, oltre che all’interno della stessa rete Instagram, dove è possibile visionare gli scatti e commentarli.

Il famoso app ha precisato il modus operandi in cui si realizzerà l’eliminazione delle immagini contrarie alla nuova politica: “Andando avanti, non permetteremo la sopravvivenza di alcun account, immagine, hashtags che promuovano o glorificano comportamenti errati. Incoraggiamo fortemente le persone ad aiutare loro stesse o chiunque stia soffrendo. Riconosciamo l’importanza della comunicazione come forma di supporto, così da creare attenzione e poter essere di aiuto nel recupero delle persone vittime di queste situazioni”.

Già Tumblr, a fine febbraio, ha cominciato questa crociata proclamandosi fortemente coinvolto nel difendere e supportare la libertà di comunicazione degli utenti, ma imponendo alcuni limiti.

Instagram è un luogo dove le persone possono condividere la loro vita attraverso le fotografie, rivelandosi uno strumento eccellente per le campagne di sensibilizzazione in merito a temi delicati come l’anoressia e la bulimia.
La società ha chiesto a tutti gli utenti che si dovessero imbattere in profili di questa natura di segnalarli, infatti qualsiasi account che dovesse incoraggiare o sollecitare ad abbracciare l’anoressia, la bulimia o altri disturbi del comportamento alimentare, o ancora qualsiasi forma di autolesionismo, porterà alla disattivazione dell’account senza alcun bisogno di preavviso.

Vista la sua popolarità, Instagram, che vuole mantenere “una community positiva e in salute”, lancia un messaggio decisamente positivo, tanto più considerando il suo enorme impatto sulle giovani e giovanissime generazioni.

 Scritto da  Viviana Passaretti

 leggi :

Magrezza estrema: colpa dei media?




Magrezza estrema: colpa dei media?

http://cipiri.blogspot.it/2009/05/magrezza-estrema-colpa-dei-media.html

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