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giovedì 11 luglio 2013

Scrivere per il web



Scrivere per il web non è un mestiere facile, ma si può imparare adottando alcuni semplici accorgimenti. Provate magari a seguire quelli indicati qui.

Non ho certo la presunzione di essere il miglior webwriter del mondo, ma pochi piccoli interventi ai vostri testi possono migliorare di molto la qualità della lettura.

Una struttura molto semplice composta in tre parti:

Titolo o testata
 Introduzione
 Corpo centrale
 Conclusione

Questa impostazione è molto classica e piuttosto scolastica, ma non necessariamente inefficace, anzi.

Per chi inizia i suoi primi passi con il webwriting, la struttura di cui sopra è sicuramente facile da seguire. Si possono però aggiungere alcuni accorgimenti che renderanno la lettura dei testi molto più incisiva.

E’ necessario fare una premessa importante: come dicono Nielsen e Steve Krug, il navigatore internettiano è un lettore piuttosto “distratto” e ha bisongno di coinvolgimento emotivo se si vuol far sì che il navigatore legga tutto e segua anche le indicazioni contenute nel testo (le famose call to action). Il navigatore inoltre è poco propenso a leggere testi lunghi e articolati, e se questi non hanno “spazio ottico” (che poi spiego cos’è) diventa difficile intuire al primo sguardo (tramite vista periferica) di cosa si sta parlando.

Altra cosa importante è il fatto che il navigatore, soprattutto quello meno “scafato” è poco propenso a scorrere le pagine (con la rotellina del mouse) perciò anche qui, con un contenuto lungo e articolato rischiamo di perdere l’attenzione del lettore.

Dobbiamo ricordarci che l’attentività del navigatore, è in media molto bassa. L’attentività e la capacità di una persona a rimanere concentrata in un lasso di tempo definito.

Questo fattore è molto importante soprattutto in quei casi in cui ho un catalogo prodotti da mostrare,
 che deve suggerire, se non suggestionare ed indurre il navigatore ad approfondire l’argomento magari contattando l’azienda o il produttore. Siccome non tutte le aziende sono CANON o NOKIA, che non hanno cioè un brand conosciuto ed affermato, utilizzare un po’ di emozione ed enfasi (realistica) non guasta, anzi. Anche perchè se non si percepisce l’amor proprio verso i propri prodotti o servizi, difficilmente anche il lettore viene positivamente suggestionato.

IL TITOLO

Il titolo come già dissi nell’articolo precedente, deve essere chiaro e quasi riassuntivo dell’argomento che andiamo a trattare. Spesse volte gli errori nascono proprio da qui. Un buon titolo fa da motore al processo mentale che mi porta a produrre il contenuto e mi facilita decisamente il compito. Tenete presente che il titolo è importantissimo anche a livello SEO ovviamente, come tutti ben sanno. Quindi un titolo ben modulato porterà sicuramente anche vantaggi in termini di attendibilità del contenuto e poi posizionamento nei motori di ricerca.

INTRODUZIONE

Questa a mio avviso è una parte importantissima e non solo a mio avviso. Come ho scritto sopra, il navigatore è un lettore distratto e con attentività molto bassa. Il testo introduttivo dovrebbe fungere quindi non solo da introduzione ma da miniriassunto, magari evidenziato, di tutto il contenuto. Deve cioè comprendere una introduzione ma anche una conclusione, il tipico occhiello sotto i titoli dei giornali, in sostanza (e non a caso).

Questo è sicuramente un accorgimento attento verso l’usabilità del contenuto (e della pagina). Teniamo presente che i principi di usabilità e accessibilità di una pagina web non riguardano solo l’interfaccia ma anche il contenuto testuale. Tenere in considerazione il navigatore, quando si scrive, è di primaria importanza se si vuole essere seguiti (rapporto empatico), cioè non si deve scrivere per sè stessi, ma per gli altri.

In questo modo, il lettore, a colpo d’occhio, ha la possibilità di capire se l’argomento trattato gli interessa e se sì, di procedere con la lettura, che in quel caso si farà molto più attenta.

CORPO CENTRALE

Il corpo centrale del testo deve seguire le stesse linee di usabilità di cui sopra. Bisogna cercare di scrivere tenendo conto della paragrafazione. Suddividere cioè i paragrafi in modo preciso e magari titolando ogni paragrafo. All’inizio del testo centrale, se l’argomento trattato è molto lungo e suddiviso in molti paragrafi, è piuttosto comodo inserire all’inizio un elenco di anchors ai paragrafi, cioè links che portano in automatico all’inizio dell’ relativo paragrafo.

Siate sempre relativamente generosi con gli spazi. Testi attaccati senza spazi diventano pesanti da leggere. Spaziare bene un paragrafo dall’altro, come è stato fatto in questo testo. Serve per dare respiro mentale.

CONCLUSIONE

Questa è una parte importantissima. Dopo aver portato il navigatore a leggere tutto il testo del corpo centrale bisogna giugere alle conclusioni e invogliare il lettore a rimanere magari per compiere un’azione (ad esempio contattarvi, o acquistare online ecc…) con una call to action che può essere di tipo grafico visiva
(un bottone) o testuale. Se avete svolto bene il vostro compito con il titolo, l’introduzione e il corpo centrale, non è necessario essere roboanti o esagerati. L’importate è che venga evidenziato il perchè a quel punto,
 il lettore dovrebbe compiere l’azione che gli chiedete di fare, in poche righe.

Nel caso specifico, non vi chiedo di compiere nessuna azione particolare, se non quella di fare un buon lavoro!

leggi anche http://cipiri4.blogspot.it/2013/07/l-azione-per-social-media-facebook-e.html

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