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sabato 16 settembre 2017

Whatsapp: ora è possibile cancellare un messaggio inviato



'Delete for Everyone'. Si chiama così la funzione che consente di cancellare i messaggi inviati con 
WhatsApp ad un contatto. Secondo l'account twitter @WABetaInfo, sempre informato sull'app di 
messaggistica, la novità è destinata a sbarcare in tempi brevi sugli smartphone degli utenti. "WhatsApp 
sta ultimando i test di Delete for Everyone: il server funziona e richiama i messaggi con successo. 

Anche se il server funziona, questo non significa che l'opzione sia comunque abilitata. Sarà attivata più 
avanti e visto che WhatsApp ha predisposto i suoi server per Delete for Everyone, l'abilitazione 
potrebbe essere imminente", si legge.

La funzione -associata negli ultimi mesi ai nomi Recall e Revoke- permetterà di cancellare, 
probabilmente entro 5 minuti, messaggi inviati e non ancora letti dal destinatario. La cancellazione 
riguarderà ogni tipo di contenuto: testo, immagini, video, Gif e documenti.

COSA TI PORTA IL 2017 ?



venerdì 29 aprile 2016

Internet a costo zero per tutti


Il social web di Verrua Savoia: 
Internet a costo (quasi) zero per tutti.
Primo caso in Italia: un gruppo di cittadini fonda un’associazione no profit con lo scopo di gestire la rete senza bisogno dei tradizionali provider. Il ministero approva: costerà 4 euro al mese.
Cinque anni fa era una sfida: portare Internet là dove i provider non arrivano perché non conviene, c’è troppo poco da guadagnare. Oggi è ben più di un esperimento. È una breccia, una strada aperta che migliaia di comuni potranno replicare. 

Tra due giorni Verrua Savoia, paese di 1.477 abitanti a 60 chilometri da Torino, sarà il primo comune italiano a essere considerato un provider, ovvero un fornitore di servizi Internet, sul modello delle compagnie telefoniche cui tutti noi siamo abbonati. Meglio, il provider non sarà il Comune (la legge lo vieta) ma un’associazione di cittadini creata ad hoc. L’hanno chiamata «Senza Fili, Senza confini», progetto culturale senza fini di lucro con un unico scopo: «sostenere la crescita e il rafforzamento della cultura locale e il sostegno di Internet come strumento di promozione e tutela delle identità culturali». Fornirà una connessione Internet a 20 Mb/s a qualunque abitante di Verrua Savoia lo richieda. Non più gratuitamente, come avveniva finora, ma in cambio della quota d’iscrizione annuale all’associazione: 50 euro, ovvero 4 al mese, prezzo imbattibile per una connessione che nessuna compagnia telefonica riuscirebbe a garantire in un comune di montagna. 

A capo di questo esperimento dirompente c’è Daniele Trinchero, professore del Politecnico di Torino e fondatore del laboratorio i-Xem. L’hanno soprannominato «mister Wireless» perché da qualche anno si è fissato con un’idea che persegue tenacemente: portare i collegamenti Internet nei luoghi più remoti che, proprio perché isolati, sono poco convenienti. Lui ci riesce. Spendendo pochissimo. Ha portato Internet a Capanna Margherita, sul Monte Rosa, il rifugio più alto d’Europa. L’ha portato nella foresta amazzonica, 
in Ecuador; e l’ha portato alle isole Comore. Poi ha deciso di portarlo a casa sua, a Verrua Savoia. «Un giorno, nel 2009, incontro il sindaco, mi racconta di aver ricevuto un preventivo di 30 mila euro per portare l’adsl. Uno sproposito». Trinchero riunisce i ragazzi di i-Xem e cerca un’alternativa. Quale? Recuperare vecchi pc, schede radio come quelle montate nei router e alcune antenne recuperate da un vecchio provider che faceva comunicazioni radio fm. Tanto basta per creare due ponti radio da quaranta chilometri ciascuno portando la banda larga nel 97% del territorio comunale. Il tutto spendendo quasi nulla. 



Il progetto funziona, il Politecnico lo sostiene, il Comune ovviamente anche: in pochi mesi 260 famiglie di Verrua si garantiscono una connessione veloce alla rete che altrimenti non avrebbero avuto. Ora, però, l’esperimento si è esaurito. «Ma noi non potevamo chiudere questa storia con un bollo ministeriale apposto su una relazione tecnico-accademica. Volevamo trovare il modo di dargli continuità mantenendo inalterate, anzi rafforzando, tutte le caratteristiche sociali e comunitarie che hanno animato la sua esistenza», racconta Trinchero.  

Nei mesi scorsi raduna un team: i suoi collaboratori, un esperto di Internet e di tutte le sue implicazioni come Juan Carlos De Martin, co-direttore del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino, l’avvocato Marco Ciurcina e Tiziana Sorriento, vicepresidente del Codacons: Cercano una soluzione. La trovano: trasformare l’esperimento in un’associazione di cittadini e registrarla come provider. Nessuno l’ha mai fatto in Italia. Ma il ministero dello Sviluppo economico accoglie la richiesta e concede tutte le autorizzazioni. Venerdì si parte. Con tecnologie commerciali, non più quelle fai da te di cinque anni fa, ma con la stessa vocazione sociale: un gruppo di cittadini (l’associazione ha 29 soci) si unisce facendosi carico degli investimenti per accedere alla banda larga, acquistandola in gruppo con costi più accessibili ed evitando agli operatori tradizionali investimenti dedicati. «Può diventare un modello dirompente, soprattutto nelle zone rurali», ragiona Trinchero. Per portare il web - e, con esso, informazioni, cultura, opportunità - a chi vive isolato dai grandi centri. Se si pensa che 3.521 degli 8.092 comuni italiani hanno meno di 2 mila abitanti, la portata di quanto sta per accadere a Verrua Savoia diventa subito lampante. 

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IL TUO FUTURO E' ADESSO .
MUNDIMAGO


domenica 24 gennaio 2010

Vuoi Guadagnare con Internet

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 è Possibile?

 Soldi facili, soldi facili per tutti! Confessa. Vuoi guadagnare anche tu decine di centinaia – che dico, migliaia – di euro senza fare nulla grazie ad Internet?

Ebbene, sei nel posto giusto. Ecco tutte le istruzioni, passo dopo passo, per avere un accredito sul tuo conto bancario di 5.500 euro per ogni minuto trascorso su Internet. Non stropicciare gli occhi. Ti sto dicendo la sola e pura verità!

Allora, prendi un paio di mutande di colore rosso. No, non vanno bene quelle di colore pistacchio. Mettile in testa. Oibò, non protestare! Devi fidarti. Fatto? Bene, adesso fai un balzo in avanti, due indietro e poi di seguito tre capovolte. Non barare, perché altrimenti questa tecnica “infallibile” rischia di non funzionare.

Grida quindi con tutto il fiato che in gola le coordinate del tuo conto corrente bancario in cui desideri l’accredito e dai un calcio roteante al monitor del tuo PC rigorosamente connesso ad Internet. Ed anche questa è fatta. Controlla il tuo conto corrente bancario e preparati a sborsare almeno duecento euro per acquistare un monitor nuovo, schiocchino!

Ma dimmi un po’, non hai imparato nulla leggendomi in tutti questi anni? Non è oro tutto ciò che luccica. Su Internet è possibile imbattersi in “infallibili” tecniche per guadagnare soldi facili, ma dieci volte su dieci sono delle fregature. Ecco svelate le principali per difenderti.


Diventare ricchi grazie ad Internet, cioè farsi fregare, ha un prezzo: le “tecniche” per fare soldi facili su Internet sono puntualmente a pagamento e promettono “risultati garantiti”, che non riescono mai a raggiungere minimamente.

Una delle “tecniche” più diffuse è quella che promette di farvi guadagnare dei soldi per ogni e-mail ricevuta. Come è facile intuire, il funzionamento è della “tecnica” è una vera e propria fregatura.

Acquistando la tecnica dal sito Internet che la sponsorizza non si fa altro che ricevere via e-mail le istruzioni su come creare un sito Internet identico a quello dove hai acquistato le istruzioni per “guadagnare”. In altre parole ti dicono: ti abbiamo truffato e guadagnato dei soldi sulla tua pelle, se vuoi farlo pure tu, fai la stessa cosa con altre persone.




Un altro modo “guadagnare su Internet” proposto da alcuni siti Internet è quello di giocare su alcuni siti Internet di casinò on-line, seguendo dei metodi di gioco da loro proposti. Come si sa, però, la fortuna è cieca e non guarda in faccia a metodi e tecniche. Per dirlo in altri termini: è più facile perdere dei soldi che guadagnarli.

Ma dove sta il guadagno di chi spiega le tecniche per giocare sui casinò on-line? Molto semplicemente ti consiglia di giocare solo su un numero di casinò limitati da loro indicati. Questi casinò riconoscono ai siti Internet che portano loro clienti una percentuale sui soldi che questi ultimi spendono.

Insomma, hanno tutto l’interesse a farti sprecare dei soldi su questi casinò: più soldi spendi, più soldi entrano in tasca al casinò e più al sito Internet che te lo ha consigliato. Peraltro, i casinò proposti sono quasi sempre bloccati in Italia in quanto privi delle relative licenze e vengono proposti dei modi per superare il blocco. Insomma, di male in peggio.



Per concludere, non è possibile guadagnare su Internet soldi facili e quelli che ti dicono che è possibile ti stanno semplicemente prendendo in giro.

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