Il linguaggio del corpo
La parola è soltanto uno degli strumenti di cui ci serviamo per dialogare con i nostri simili; in termini percentuali non rappresenta che una modesta componente del linguaggio globale che è invece costruito su una composita e variegata serie di modalità espressive mediante le quali l'uomo proietta messaggi ed emozioni di ogni genere e che spesso addirittura prevaricano la parola sino a sostituirne la potenza.
La conoscenza della comunicazione non verbale permette di scoprire i segreti più intimi di se stessi, delle persone care e dei propri interlocutori e in una normale conversazione rivela un linguaggio “al di la della parola”.
La posizione del corpo, i segni e i gesti che l'individuo esprime durante un pensiero e durante un dialogo non sono casuali, ma correlati ai suoi stati emotivi. Toccarsi in determinate zone del viso, accarezzarsi le labbra, toccare oggetti in un certo modo e tanti altri segnali opportunamente classificati, permettono all'esperto della comunicazione non verbale di scoprire i dinamismi che governano il comportamento umano.
La grande rivoluzione della Psicologia Analogica ha permesso di utilizzare la comunicazione non verbale per attivare le leve emotive dell’individuo coinvolgendolo in una comunicazione interattiva.
La C.N.V. diventa uno strumento non solo di lettura ma anche di interazione costante tra gli interlocutori e si utilizza in diversi ambiti:
nelle relazioni di coppia, nella famiglia
nelle fasi della seduzione
nella vendita, nelle relazioni professionali
per scoprire menzogna o verità
Uno strumento in grado di cambiare in meglio la comunicazione con il mondo che ci circonda!
SEGNALI DI GRADIMENTO
Toccarsi le labbra, mordicchiare una matita.
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SEGNALI DI TENSIONE
dietro i quali si celano atti di rifiuto o di gradimento.
Toccarsi e grattarsi il naso, la fronte, il collo, le braccia.
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SEGNALI DI RIFIUTO
Il gesto di allontanare da se briciole, polvere, flettersi con il busto all'indietro
davanti ad una persona, spolverarsi dai vestiti polvere ed elementi che non ci sono. |
La comunicazione simbolica si identifica nelle forme geometriche dell’Asta, del Triangolo e del Cerchio e condensa in tali espressioni i simboli paterni, materni ed egocentrici che governano l’individuo, i suoi comportamenti, la sua emotività o io bambino. Se il simbolo è una condensazione rappresentativa di un’idea, di un oggetto, di una persona che coinvolge emotivamente l’uomo, la comunicazione simbolica ne è l’espressione comunicativa. La comunicazione simbolica permette di individuare la tipologia comportamentale di ogni individuo e con essa i suoi comportamenti e rappresenta un incredibile strumento, insieme alla comunicazione non verbale, per avere l’accesso all’emotività altrui, ai suoi disagi, alle sue “verità”.
Le tre chiavi di accesso:
ASTA Si riconduce analogicamente al simbolo "padre". La funzione dell'asta è di colpire e ferire. E' pertanto un simbolismo di tipo penetrante, incisivo, offensivo, autoritario. Segni: tutto quello che ha come forma un'asta (alzare un dito) Comportamento: colpevolizzante, accusatorio, che non offre soluzioni al problema. Gesti: toccarsi con il dito a punta, penetrante, offensivo, incisivo. |
CERCHIO
è il referente analogico del simbolo "ego". La funzione del cerchio è di avvolgere senza stringere. Segni: tutto quello che ha come forma un cerchio (come ad esempio il gesto "ok"). Comportamento: indicativo, che suggerisce soluzioni al problema. Gesti: toccarsi a forma di cerchio, vedi figura. |
TRIANGOLO
Segni: tutto quello che ha come forma triangolare. Comportamento: protettivo, che suggerisce soluzioni al problema. Gesti: toccare con la mano, carezzare. |
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