Scarichi film da Internet? Ora puoi essere individuato
Sviluppato un sistema per controllare in che modo avvengono i collegamenti con il BitTorrent
Utilizzi il sistema BitTorrent per il download? D'ora in poi dovrai fare attenzione perchè finirai in una lista e verrai registrato dalle società che monitorano i dati. I download vengono 'salvati' entro 3 ore e i titolari dei diritti possono utilizzare le informazioni per risalire a chi ha scaricato illegalmente.
La scoperta è stata fatta in seguito ad una ricerca durata ben 3 anni, e il team di esperti ha sviluppato un sistema per controllare in che modo avvengono i collegamenti con il BitTorrent: "Non c'è bisogno di prendere enormi quantità di file, basta un solo film per finire nella lista nera" ha detto Tom Clothia, a capo dell'indagine che ha smascherato il monitoraggio.
"I contenuti più richiesti (il film o l'album del momento) vengono controllati con maggiore frequenza, i meno popolari con minore frequenza ma l'attenzione resta comunque alta" ha continuato Clothia. La ricerca ha rivelato contemporaneamente 10 attività di controllo sullo stesso file ad opera di agenzie che si occupano di informare i proprietari dei diritti. Poi è emersa un'altra verità: "I dati mostrano anche la popolarità di un contenuto, questo spiega la possibile vendita alle aziende delle info per scopi di marketing. L'ipotesi della presunta raccolta dati avrebbe trovato conferma, secondo la BBC, nella richiesta di aziende europee e americane di indirizzi IP e fisici degli utenti."
King Dotcom, il fondatore del sito web di file-sharing Megaupload, accusato di violazione di copyright e ricercato dagli Stati Uniti, ha preannunciato su Twitter, sia pure in maniera criptica, il ritorno del sito in versione 'indistruttibile' e la creazione di una boutique di musica online. 'So che tutti lo aspettate. Arriva. Quest'anno. Lo giuro. Piu' grande. Piu' capace. Piu' veloce. 100% di sicurezza e indistruttibile', ha twittato il re tedesco del file sharing, che combatte contro l'estradizione dalla Nuova Zelanda, senza nominare il sito Megaupload, chiuso da gennaio.
Le accuse che lo bloccarono:
Il procuratore federale ha accusato l'azienda di aver violato la legge sul copyright, causando alle aziende danni per 500 milioni di dollari. L'azienda ha replicato che è sempre stata diligente nel rispondere ai reclami su materiale pirata, rimuovendo i contenuti. Il Wall Street Journal riferisce che l'azione dell'Fbi, secondo gli agenti, non è in nulla collegata alle proposte di legge sulla pirateria attualmente in discussione. Kim Dotcom, precedentemente noto come Kim Schmitz, e gli altri tre responsabili sono stati arrestati in Nuova Zelanda, su richiesta dei funzionari degli Stati Uniti.
Le piattaforme a mezzo BitTorrent hanno sottolineato che le loro azioni sono perfettamente legali e a norma con il Digital Millennium Copyright Act poiché, su richiesta, è sempre stata eseguita la cancellazione dei link richiesti.
Fonte: Leggo.it
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