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giovedì 26 febbraio 2009

Como: genio informatica romeno detenuto combatterà crimini web

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di Diana Bin
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Un ragazzo romeno che sta scontando a Como una pena detentiva per reati informatici, potrebbe lasciare il carcere per lavorare con le forze dell'Ordine presso un'importante azienda di intelligence italiana, che intende sfruttare le sue eccezionali capacità informatiche per combattere la pirateria sul web.

Lo riferisce il legale difensore del ragazzo, l'avvocato Pierpaolo Livio, precisando che il giudice del Tribunale di sorveglianza si pronuncerà in merito il prossimo cinque maggio.

Gabriel Bogdan Ionescu, 22 anni, è considerato un genio dell'informatica. E' risultato primo assoluto al test d'ingresso di Ingegneria Politecnico di Milano, sostenuto grazie ad un permesso del carcere. E lunedì ha superato in un solo giorno due esami del primo anno: elementi di informatica, con 30 e lode, e analisi matematica, con 30. Inoltre è già campione delle Olimpiadi di informatica e di matematica.

Il giovane sta scontando in carcere una condanna a tre anni e due mesi per il suo coinvolgimento in una maxi truffa informatica messa in atto da una banda di suoi connazionali ai danni di correntisti di Poste Italiane, derubati dei loro risparmi con una tecnica nota come "phishing".

Ionescu, precisa il suo avvocato, ha soltanto scritto il programma che è stato impiegato per rubare i soldi, dietro un pagamento di 5.000 euro da parte della banda.

Sono proprio queste sue straordinarie abilità ad aver indotto l'azienda di intelligence Waylog di Como, che si occupa di intercettazioni informatiche e telefoniche per conto della Procura della Repubblica del capoluogo lariano, ad offrirgli un lavoro.

Il ragazzo, spiega l'avvocato, avrà il compito di collaborare con le forze dell'ordine per lo sviluppo di programmi in grado di prevenire reati come la clonazione di carte di credito e soprattutto la pedofilia online, smascherando e individuando i reali gestori dei siti pedopornografici.

"Sono orgoglioso di lui", ha dichiarato Pierpaolo Livio, avvocato del consolato generale della Romania che assiste il ragazzo in via assolutamente gratuita.

"Questa opportunità di lavoro era quello che ci serviva per poter puntare ad un'immediata scarcerazione: quale miglior prova di pentimento che diventare un alfiere nella lotta contro la pedopornografia su internet?", ha aggiunto.

Il contratto offerto da Waylog prevede un impiego part-time, per permettere al ragazzo di scontare il resto della sua pena. Essendo passati dieci mesi dalla condanna, l'avvocato Livio ha chiesto per lui l'affidamento in prova ai servizi sociali, e i padri Somaschi si sono detti disponibili ad accoglierlo nel loro collegio.

Luca Ganzetti, presidente di Waylog, ha definito Ionescu "un ragazzo intelligentissimo e bravo in questo campo, una persona corretta" e ha aggiunto che "probabilmente ha commesso il suo reato per sfidare qualcuno ed è finito nel crimine dell'hakeraggio".

A stabilire se il ragazzo potrà lasciare il carcere sarà il prossimo cinque maggio il giudice del Tribunale di Sorveglianza.
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