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Crisi, Microsoft vede “nero”
e vuole trattare con Yahoo!
Una strada tutta in salita per Microsoft: le prospettive per il resto dell’esercizio fiscale, che si chiuderà in giugno, sono cupe con tutte le aree di attività della società colpite dalla recessione, oltre alla sempre più agguerrita concorrenza di Google e Apple nel segmento del software per i personal computer.
L’amministratore delegato del colosso di Redmond, Steve Ballmer, dipinge un quadro a tinte scure e ribadisce ancora una volta la propria volontà di «mettere insieme» le forze con Yahoo! contro Google. Le previsioni di Ballmer fanno affondare il titolo Microsoft, sceso ai minimi degli ultimi 11 anni per poi chiudere in calo dello 0,70% a 17,09 dollari, pur mettendo le ali a quello Yahoo! che avanza del 6,10% a 12,70 dollari.
Ammettendo che difficilmente la società riuscirà a guadagnare quote di mercato rispetto a Google, Ballmer indica ancora una volta il desiderio di trattare con Yahoo! per un accordo nel settore della ricerca internet. Confermando che Microsoft resta impegnata a guadagnare quote di mercato nelle ricerca on line, Ballmer ha spiegato che questo si verificherà nell’immediato futuro.
«Le quote non passano dal 4% al 25% in un anno», ha sottolineato, ribadendo che un’acquisizione completa di Yahoo! non è una possibilità. Nonostante questo a Ballmer piacerebbe avere una conversazione con i vertici di Yahoo!.
Secondo gli analisti e gli investitori un accordo fra Microsoft e Yahoo! è necessario alla società di Redmond per avere la possibilità di competere con Google. E proprio il primo motore di ricerca la mondo si prepara a rincarare la dose di accuse della commissione europea nei confronti di Microsoft per abuso di posizione dominante per il browser Explorer. Google (+4,63% a 345,34 dollari), sul suo blog, comunica di voler ottenere il consenso da parte delle autorità europee per presentare delle argomentazioni nella procedura antitrust avviata proprio verso il colosso di Redmond.
«Il mercato dei browser è ancora ampiamente non competitivo, il che rallenta l’innovazione», spiega Sundar Pichai, vice presidente di Google e product manager. La Commissione europea ha inviato in gennaio una lettera a Microsoft, osservando come il colosso di Redmond ha violato le norme antitrust, abusando della propria posizione dominante con l’inserimento di internet Explorer sul suo sistema.
Secondo un portavoce della Commissione europea, l’Ue potrebbe imporre a Microsoft a incorporare sul proprio sistema operativo browser diversi per navigare su internet. Il rallentamento economico ha colpito Microsoft in modo particolarmente duro vista anche la forte dipendenza della società dalle vendite di personal computer, che si va ad aggiungere alle sfide che il colosso di Redmond si trova ad affrontare da diverso tempo.
«Penso che l’economia si manterrà relativamente debole per un periodo relativamente lungo», ha spiegato Ballmer, ribadendo che le vendite e i profitti della seconda parte dell’anno saranno inferiori a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. L’amministratore delegato della società ha quindi spiegato come Microsoft continuerà ad amministrare in modo parsimonioso le proprie risorse finanziarie, anche se l’attuale livello delle spese operative, previste in 27 miliardi fra il 2009 e il 2010, è appropriato al mantenimento di un competitivo livello di innovazione della società.
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